Il crollo di Scampia. Gli sfollati protestano

"Il tempo è scaduto. Mo’ basta". È uno degli striscioni esposti in piazza Dante, a Napoli, dove circa 800 persone si sono radunate per la manifestazione di protesta dopo il crollo del ballatoio della Vela Celeste di Scampia, che ha causato tre morti. Il Comune ha attivato una procedura per la collocazione negli alberghi: risulta la disponibilità di 50 camere. Sul tavolo anche la garanzia del sussidio economico per chi preferisce l’autonoma sistemazione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Scampia è il quartiere di Napoli a maggiore concentrazione di verde pubblico della città. Nonostante questo, anzi, proprio per questo, Scampia (insieme a Mugnano e Chiaiano) è il quartiere che registra da decenni la maggiore concentrazione di cancro da inquinamento ambientale insieme a Napoli ovest (Bagnoli) e Napoli est (San Giovanni Barra Ponticelli). (Il Fatto Quotidiano)

Si invocano misure urgenti di risanamento del quartiere e soprattutto nuove abitazioni. «Vogliamo soluzioni reali, concrete e immediate per Scampia» recitano in centinaia, in piazza. (ilmattino.it)

Sette giorni dopo quel boato nella notte, mentre in ospedale sono tuttora ricoverati sette bambini e tre adulti, il popolo di Scampia scende in piazza Dante e poi sfila in corteo chiedendo soluzioni per gli sfollati del crollo della Vela Celeste. (La Repubblica)

Napoli, in prognosi riservata ma estubate due delle bambine ricoverate al Santobono

L’intesa, raggiunta dopo un lungo confronto, prevede l’immediata sistemazione in strutture alberghiere per tutte le famiglie e l’avvio dei lavori di ristrutturazione delle Vele. PUBBLICITA (Cronache della Campania)

Secondo il bollettino medico dell’ospedale Santobono, diffuso oggi mercoledì 31 luglio, ci sono alcune notizie positive riguardo ad alcune delle bambine ferite nel crollo avvenuto alla Vela Celeste di Scampia. (Positanonews)

Emerge dal bollettino medico relativo alle sette pazienti ricoverate al Santobono. e B. (ilmattino.it)