Giorgia Meloni all'Onu: «Stiamo con l'Ucraina». Ma torna il giorno prima del vertice con Biden e Zelensky

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Open INTERNO

Israele deve rispettare i civili. L’Ucraina va sostenuta. E l’Onu deve fare di più contro il traffico di esseri umani. L’intervento di Giorgia Meloni all’Assemblea Generale dell’Onu tocca i punti più importanti della politica mondiale. Ma la premier decide anche di sforbiciare la missione Unga a New York di un giorno, dal 25 settembre – come da programma – al 24. Così, spiega l’AdnKronos, non sarà presente al vertice sull’Ucraina organizzato da Joe Biden per la giornata di mercoledì, presente Volodymyr Zelensky. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Napoli si appresta a sfidare il Palermo nella gara valida per i sedicesimi di finale di Coppa Italia. Un match importante per gli azzurri di Antonio Conte, che hanno nella competizione nazionale uno degli obiettivi da perseguire in questa stagione senza coppe europee. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Abbiamo fatto tutti la nostra parte e ora è il momento di incrementare il nostro sforzo e la dichiarazione di oggi, promossa dalla Presidenza italiana del G7, va in questa direzione". "Gli ucraini ci ricordano cosa significa combattere per la libertà. (Civonline)

Cosa ha detto la premier al consiglio di sicurezza delle Nazioni unite (Livesicilia.it)

Meloni all'Onu "Subito una tregua in Medio Oriente"

Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo in videocollegamento all'evento a New York sulla ricostruzione dell'Ucraina. "Caro" Volodymyr Zelensky "continueremo a essere al tuo fianco fino a quando sarà necessario. (Il Piccolo)

Gaza, Ucraina, riforma del Consiglio di Sicurezza, traffico di esseri umani, intelligenza artificiale, Piano Mattei: la premier Giorgia Meloni è intervenuta all'Assemblea dell'Onu, spaziando su molti temi. (La Provincia di Cremona e Crema)

Sono tutti qua, al palazzo di Vetro, c’è la delegazione del Cremlino, c’è Zelensky, c’è il nuovo presidente iraniano, c’è Nethanyau, la delegazione libanese, siriana, per non parlare di quelle africane teatro di guerre dimenticate e che vengono combattute da anni nella quasi totale indifferenza del resto del mondo se non fosse che poi ci sono le ondate migratorie e allora anche l’occidente dice “non devono essere costretti a partire”. (Tiscali Notizie)