Gas: rischio shortage entro il 2030
Ultim'ora news 1 settembre ore 14 Se non aumenteranno gli investimenti si rischierà uno shortage nell’offerta di gas. Con il costante aumento della domanda di energia in tutte le regioni ma il livello insufficiente di investimenti nel gas e nell’energia pulita si sta mettendo a rischio l’offerta di energia globale, con gli obiettivi energetici per il 2030 visibilmente fuori portata. È questa la maggiore evidenza del Global Gas Report 2024, redatto dall’International gas union (Igu), Snam e il knowledge partner Rystad Energy. (Milano Finanza)
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La tendenza — in base ai dati e all’analisi contenuti nel Global Gas Report presentato ieri a Oslo da International Gas Union, Snam e Rystad Energy — proseguirà e si rafforzerà nel 2024, anno in cui è atteso un aumento del 2,1% (87 miliardi di metri cubi). (Corriere della Sera)
La domanda sul gas non si ferma e supera l’offerta. Il mercato però, nonostante la continua crescita, rimane fragile perché "gli obiettivi energetici per il 2030 sono visibilmente fuori portata". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Un rapporto presentato da Snam e Rystad energy lancia l’allarme sulle forniture di metano: fra sei anni il mondo sarà in deficit per l’aumento dei consumi e gli scarsi investimenti. (La Verità)
Il Global Gas Report 2024, presentato da IGU, Snam e Rystad Energy, avverte che, con un possibile deficit del 22% dell’offerta di gas entro il 2030 e il carbone ancora dominante, è urgente investire in tecnologie come il biometano e il CCS per ridurre le emissioni (FIRSTonline)
“Per l’Italia, alla fine del 2024, il fabbisogno industriale e familiare supera di oltre il 2%. Il report “evidenzia una crescita limitata dell’offerta di risorse e, al contrario, una domanda di consumo in aumento”, afferma l’esponente del Partito Repubblicano Giannantonio Mingozzi. (ravennanotizie.it)
I mercati globali del gas rimangono in uno stato di equilibrio fragile, con una crescita limitata dell'offerta mentre la domanda aumenta costantemente, con un incremento dell'1,5% nel 2023 e un'accelerazione prevista al 2,1% entro la fine del 2024. (Teleborsa)