Istat, rivista al ribasso la crescita 2023. Giù il rapporto deficit/Pil

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la Repubblica ECONOMIA

MILANO – L’Istat rivede al ribasso il dato sul Pil nel 2023, ma per effetto di una crescita più robusta nei due anni precedenti del dato nominale. Lo scorso anno il tasso di variazione del prodotto interno lordo in volume è pari a 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima del marzo scorso. Lo rende noto l'Istat in base alla revisione generale dei Conti economici nazionali. Sulla base dei nuovi dati, nel 2022 il Pil in volume è aumentato del 4,7%, al rialzo di 0,7 punti percentuali, nel 2021 è cresciuto dell'8,9%, con una revisione di +0,6 punti percentuali. (la Repubblica)

Su altre fonti

Sono troppi e troppo diffusi gli appetiti di partiti e ministri per non tenere il freno a mano tiratissimo in questa fase di messa a punto della legge di Bilancio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In particolare, l'istituto di statistica ha reso noto che, rispetto alle comunicazioni precedenti, il Pil 2021 in termini nominali (ossia al lordo dell'inflazione) è risultato superiore di circa 21 miliardi e nel 2022 e 2023, rispettivamente, di 34 e 43 miliardi. (il Giornale)

Ma ciò che preoccupa di più è il debito pubblico. «La revisione Istat non migliora i margini della legge di Bilancio, che erano e restano pochi. (La Stampa)

Il ministero dell’Economia, alle prese con la prima manovra col nuovo Patto di Stabilità Ue, da giorni tratta la revisione dei conti nazionali dell’istituto di statistica come un vigile il luogo di un incidente stradale, eppure qualcosa … (Il Fatto Quotidiano)

L’attesa revisione dei conti economici nazionali 1995-2023 diffusa ieri dall’Istat regala più di una soddisfazione sul terreno strutturale, anche se come da previsioni (Sole 24 Ore del 12 settembre) delude chi, fuori dal ministero dell’Economia, aspettava da lì un qualche aiuto decisivo per il piano di bilancio in calendario venerdì mattina dopo il rientro della premier Meloni in Italia, e soprattutto per la manovra in costruzione. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

Tesoretti all’orizzonte non se ne vedono, perciò trovare le coperture per una manovra da 25 miliardi resta molto complicato. È lo stesso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ad ammettere che «la revisione dei dati comunicati dall’Istat è di lieve entità, non cambiano i principi e il quadro del Piano strutturale di bilancio». (La Stampa)