La destra europea rischia di trovarsi più divisa e litigiosa

La destra europea rischia di trovarsi più divisa e litigiosa
EuNews ESTERI

Bruxelles – Doveva essere un campo unito per diventare “il secondo gruppo al Parlamento Europeo”. Doveva essere “una forza per l’Europa” travolgente, che avrebbe cambiato gli equilibri a Bruxelles, in grado di “rimodellare la configurazione della destra europea, o addirittura a soppiantare il Partito Popolare Europeo”. E invece la non irresistibile ascesa dei partiti di destra conservatrice, nazionalista, sovranista ed estrema alle elezioni europee del 6-9 giugno si sta trasformando in un’enorme bolla di sapone, lasciando a terra un campo ancora più diviso e litigioso, che non tocca palla e si divide al Consiglio Europeo e – anziché unirsi – si scinde in ancora più pezzi al Parlamento Ue. (EuNews)

Se ne è parlato anche su altre testate

Cambiare l'Europa e offrire una valida alternativa contro la sinistra. È questo l'urlo di battaglia con cui la Lega intende farsi carico per costruire una solida alleanza con tutti quei partiti di destra che in sue hanno sempre dichiarato la propria lontananza politica da Ursula von der Leyen e dallo scheletro di coalizioni che stanno riguardando anche la composizione della futura Commissione che nascerà in autunno. (il Giornale)

Come auspicato più volte da Matteo Salvini, non è più rinviabile un grande gruppo per radunare i patrioti europei». «Davanti all’arroganza di Bruxelles, che sulle nomine si comporta come se nulla fosse dopo il voto dei cittadini e che non aspetta l’esito delle elezioni francesi, è quantomai necessario unire le forze di chi vuole cambiare l’Europa e offrire una alternativa alle sciagurate sinistre. (Gazzetta del Sud)

Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando alla Farnesina le parole di Matteo Salvini secondo cui l'accordo a Bruxelles "puzza di colpo di Stato". Sono giudizi politici. (Tuttosport)

Ira Salvini, Fi media. Fermento nei gruppi e i 5S cercano casa

Guardare il gran bazar che è il Parlamento europeo per credere. (L'Opinione delle Libertà)

Il modo in cui si è concluso il Consiglio europeo di ieri fa riemergere un governo italiano colpito nelle sue ambizioni. Giorgia Meloni ha parlato delle scelte compiute come sbagliate «nel merito e nel metodo». (Corriere della Sera)

Ascolta ora 00:00 00:00 (il Giornale)