"Potenziale vittima". Giovanna Pedretti in caserma poche ore prima della morte

Sabato 13 gennaio, meno di 24 ore prima che Giovanna Pedretti si togliesse la vita, i carabinieri di Sant'Angelo Lodigiano l'avevano chiamata in caserma per farle qualche domanda in merito all'ormai nota recensione su internet. Il colloquio è avvenuto nel pomeriggio ed è durato pochi minuti, in quando i carabinieri non avevano molte domande da porre alla donna, che, sottolineano nella nota i militari, è stata convocata come " potenziale vittima " del reato di " propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa ". (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Così Selvaggia Lucarelli ha risposto a una cronista che ha provato a farle una domanda sul caso di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta nel Lambro dopo le polemiche per la presunta falsità di una recensione alla sua pizzeria in cui un cliente si lamentava della presenza di gay e disabili. (L'HuffPost)

Il solito copione dei moralizzatori, di quelli che un tempo scagliavano la pietra e nascondevano la mano e che oggi, a colpi di tweet, non possono più confondersi nella folla. Anzi, che quella folla la usano per combattere le battaglie della propaganda contro un nemico al giorno, che sia vip o comune mortale, contro il quale scatenate le truppe cammellate di seguaci da psico setta, quelli cresciuti così tanto a pane e catechesi da essersi ormai convinti di dover evangelizzare il mondo. (L'Identità)

Qui Giovanna Pedretti è deceduta, dapprima incidendosi con delle lamette a bordo della propria Fiat Panda, seduta sul sedile lato guidatore, poi entrando nel fiume Lambro, nelle cui vicinanze aveva parcheggiato la macchina in coincidenza di una discarica abusiva nel mezzo di una strada sterrata. (Corriere Milano)

La Procura di Pavia vuole fare piena luce sul tragico incidente occorso il 6 gennaio scorso, alle 20.30, a Verzate Fumo, frazione del comune di Torricella Verzate, e costato la vita ad una appena cinquantanovenne di Casteggio, Maria Filia. (Sardegna Reporter)

La procura della Repubblica di Lodi ha dato il nulla osta questa mattina per la restituzione ai familiari della salma di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di 59 anni trovata morta domenica scorsa nel Lambro a Sant’Angelo Lodigiano, si ritiene a seguito di un tragico gesto dopo aver subito due giorni di polemiche e attacchi su social e alcuni mass media per aver rilanciato su Facebook una recensione al suo ristorante che potrebbe essere stata falsa, in ipotesi per far conoscere ancora di più il suo locale come un ambiente in cui non si deve discriminare nessuno. (Il Cittadino)

L'autopsia, disposta dalla Procura di Lodi, è stata eseguita nell'Istituto di medicina legale di Pavia. (TGR Lombardia)