"Potenziale vittima". Giovanna Pedretti in caserma poche ore prima della morte
Sabato 13 gennaio, meno di 24 ore prima che Giovanna Pedretti si togliesse la vita, i carabinieri di Sant'Angelo Lodigiano l'avevano chiamata in caserma per farle qualche domanda in merito all'ormai nota recensione su internet. Il colloquio è avvenuto nel pomeriggio ed è durato pochi minuti, in quando i carabinieri non avevano molte domande da porre alla donna, che, sottolineano nella nota i militari, è stata convocata come " potenziale vittima " del reato di " propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa ". (ilGiornale.it)
La notizia riportata su altri giornali
La Procura di Pavia vuole fare piena luce sul tragico incidente occorso il 6 gennaio scorso, alle 20.30, a Verzate Fumo, frazione del comune di Torricella Verzate, e costato la vita ad una appena cinquantanovenne di Casteggio, Maria Filia. (Sardegna Reporter)
La procura della Repubblica di Lodi ha dato il nulla osta questa mattina per la restituzione ai familiari della salma di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di 59 anni trovata morta domenica scorsa nel Lambro a Sant’Angelo Lodigiano, si ritiene a seguito di un tragico gesto dopo aver subito due giorni di polemiche e attacchi su social e alcuni mass media per aver rilanciato su Facebook una recensione al suo ristorante che potrebbe essere stata falsa, in ipotesi per far conoscere ancora di più il suo locale come un ambiente in cui non si deve discriminare nessuno. (Il Cittadino)
L'autopsia, disposta dalla Procura di Lodi, è stata eseguita nell'Istituto di medicina legale di Pavia. (TGR Lombardia)
Come accadde in piena pandemia quando l’account Robert Bobby jr scrisse: «Pessima accoglienza…evitateli in quanto la maleducazione è di casa. Lei era solita rispondere per le rime a recensioni urticanti di clienti sotto il profilo Google della sua pizzeria. (Open)
Il quaderno delle prenotazioni, gli scontrini dei pranzi e delle cene, i filmati della telecamera sopra l’ingresso. A maggior ragione perché, sempre stando al resoconto della ristoratrice che prima dell’alba di domenica si è tolta la vita nel Lambro, quell’uomo, del quale comunque Giovanna non aveva saputo fornire alcuna indicazione fisica, la scorsa settimana era tornato nella pizzeria di via XX Settembre nel paese di 13mila abitanti di Sant’Angelo Lodigiano. (Corriere Milano)
Non aveva ammesso nessuna "truffa" o "inganno" sulla recensione omofoba e razzista. (Secolo d'Italia)