Via il veto su Atacms e Storm Shadow a Kiev: come potrebbero cambiare la guerra

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale ESTERI

Kiev vuole ricevere il permesso degli Stati Uniti per usare armi offensive a raggio elevato per colpire basi in profondità sul territorio russo. Per il Pentagono questo non cambierebbe comunque gli esiti della guerra. Il rischio escalation, invece, è elevato. (il Giornale)

Su altre fonti

Avanzano a bordo di blindati americani e tank britannici. Sbaragliano i soldati di leva al confine e, come una lama nel burro, conquistano 1200 chilometri quadrati. (Corriere della Sera)

Unrwa, in raid su scuola Nuseirat uccisi sei nostri membri (Il Sole 24 ORE)

GUERRA RUSSIA-UCRAINA, GLI USA VERSO LA REVOCA PER KIEV DEI LIMITI SUGLI OBIETTIVI DA COLPIRE CON MISSILI OCCIDENTALI. La Casa Bianca sarebbe intenzionata a revocare alcuni limiti all’uso delle armi a lungo raggio donate a Kiev per consentire una migliore protezione dai missili russi. (Il Fatto Quotidiano)

Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy e il segretario di Stato americano, Antony Blinken, saranno oggi in missione congiunta a Kiev dopo aver discusso faccia a faccia a Londra della prosecuzione del sostegno di Washington e Londra all'Ucraina in guerra con la Russia, oltre che del conflitto israelo-palestinese e di altri dossier mediorientali a cominciare da quello iraniano. (Corriere del Ticino)

Il permesso di colpire il territorio russo aumenterebbe il coinvolgimento dell'Occidente nel conflitto in Ucraina e comporterebbe una reazione da parte di Mosca. Ma, naturalmente, questo aumenta significativamente il grado di coinvolgimento collettivo dell'Occidente nella guerra. (Civonline)

Mentre continuano ad avanzare nel Donbass, le forze di Mosca sono passate al contrattacco anche nella regione russa di Kursk, nel tentativo di ricacciare oltre frontiera le truppe ucraine. Situazione confermata dai più importanti blogger militari russi, mentre anche dall'Ucraina arrivano voci preoccupate che parlano di una situazione difficile. (La Stampa)