Trump “negazionista” sul climate change non piace nemmeno a Exxon Mobil

Donald Trump si scontra con Big Oil sulla transizione energetica: Darren Woods, amministratore delegato di Exxon Mobil, ha espresso una posizione decisa contro l’idea di ritirare gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima. Un vero paradosso: il presidente eletto non piace nemmeno ai colossi dei combustibili fossili. Che pure, in larga maggioranza, lo hanno sostenuto e finanziato. Attenzione: non perché sono diventati all’improvviso paladini dell’ambiente. (Vaielettrico.it)

Su altre fonti

Milano, 11 nov. - Il principale inviato di Washington sul clima sta cercando di rassicurare i paesi che partecipano ai negoziati sulla COP29 sul fatto che la rielezione di Donald Trump non porrà fine agli sforzi degli Stati Uniti per combattere il riscaldamento globale. (Il Sole 24 ORE)

Sicuramente la sua elezione è un problema per la lotta alla crisi climatica così come per molte altre questioni come il genocidio a Gaza”. “Le idee di Trump erano già note. (BergamoNews.it)

Anche una delle Seven sisters, la Sette sorelle come le chiamava Enrico Mattei, dice “mister President” ripensaci. (Vita)

I Fridays for Future: “L’elezione di Trump è un problema per la lotta alla crisi climatica”

Lo hanno rivelato al Wall Street Journal fonti vicine al Tycoon, ricordando che si era già ritirato dall'accordo nel 2019 durante il suo primo mandato e che il suo successore alla guida del Paese, Joe Biden, aveva aderito di nuovo all'intesa con un ordine esecutivo firmato nel primo giorno dell’inizio del suo mandato. (BergamoNews.it)

Lo ha detto l'inviato speciale per il clima del presidente Biden, John Podesta, alla Cop29 di Baku. "Grazie agli storici investimenti del settore privato resi possibili dell'Inflation Reduction Act, l'economia degli Stati Uniti nei prossimi anni continuerà sulla sua strada di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni". (Tiscali Notizie)

Fino al 22 novembre andranno avanti i negoziati sul clima, dedicati in particolare al taglio delle emissioni e agli impegni finanziari per i i paesi in via di sviluppo, affinché possano crescere senza inquinare grazie alla cooperazione e al trasferimento delle conoscenze tecnologiche. (La Stampa)