Quattro anni dall’assalto di Capitol Hill, «non graziate quei condannati»

Graziare chi è stato condannato per aver aggredito agenti e poliziotti durante l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio di 4 anni, come Donald Trump ha promesso di fare una volta tornato alla Casa Bianca, invierebbe un messaggio sbagliato riguardo alla sicurezza delle forze dell’ordine. È quanto afferma il capo della U.S. Capitol Police, J. Thomas Manger, in un’intervista pubblicata dal Washington Post nel giorno del quarto anniversario dell'assalto dei sostenitori di Trump e nel giorno in cui verrà ufficialmente ratificata la vittoria elettorale del tycoon. (Il Dubbio)

Ne parlano anche altre fonti

Gli imputati, durante tutto questo tempo, sono stati chiamati a rispondere delle loro azioni davanti a un Tribunale federale, a Washington, a pochi isolati di distanza dal Campidoglio. Tutti, a loro modo, e con gravità differenti, hanno minato un fondamento della democrazia statunitense: il trasferimento, pacifico, del potere. (Corriere del Ticino)

Quattro anni fa oggi, il 6 gennaio 2021, alzi la mano chi avrebbe scommesso un dollaro, o solo un cent, sul fatto che Donald Trump sarebbe stato di nuovo eletto presidente degli Stati Uniti, mentre le tv di tutto il mondo diffondevano le immagini dell’assalto al Campidoglio lanciato da migliaia di facinorosi arringati e sobillati proprio dall’allora presidente per costringere il Congresso a rovesciare l’esito del voto e a proclamarlo vincitore ignorando la volontà degli elettori che avevano scelto Joe Biden. (Il Fatto Quotidiano)

“Abbiamo fatto, in fondo, il nostro lavoro, quello che il nostro giuramento ci imponeva - dice al Telegiornale RSI -. Il sergente Aquilino Gonnell è uno dei 140 agenti di Capitol Hill feriti quel giorno. (RSI)

Biden, 6 1 non va dimenticato o riscritto, fu vera minaccia

Capitol Hill, Joe Biden: "Un giorno che spero non verrà dato più per scontato" (Liberoquotidiano.it)

Sono passate appena due settimane dal nostro ultimo incontro, eppure è successo di tutto: c'è una giornalista italiana in carcere in Iran, Cecilia Sala; Giorgia Meloni è volata in tutta fretta a Mar-a-Lago da Trump, per parlare anche di lei; si è insediato il nuovo Congresso americano (sopra, nella foto Afp di Chip Somodevilla, il Campidoglio avvolto nella neve di questi giorni) ed è stata ratificata la vittoria elettorale del presidente eletto, Trump appunto; il suo fido alleato Elon Musk — l'uomo più ricco del mondo — è intervenuto in più o meno tutte le campagna elettorali europee per sostenere l'ultradestra, facendo infuriare il premier britannico Starmer, il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz. (Corriere della Sera)

Joe Biden ha affermato che l'assalto al Capitol del 6 gennaio 2021, quando i fan di Donald Trump tentarono di bloccare la certificazione della sua vittoria, "non dovrebbero essere dimenticati o... (Virgilio)