La mamma di Marco Vannini porta i fiori sulla tomba del figlio: “Tragedia senza vincitori”

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La mamma di Marco Vannini, la signora Marina Conte, è andata al cimitero di Cerveteri per portare fiori sulla tomba del figlio.

"Una storia in cui sono vinti anche i genitori di Marco e l'intera famiglia Ciontoli.

Le prime parole di mamma Marina: "Giustizia è fatta". "Una settimana fa ho sono sognato Marco, era bello, stava al mare e mi diceva ‘Mamma andrà tutto come deve andare stai tranquilla'. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri giornali

Così, quando qualche mese fa si le è presentata la possibilità di investire in via Rinchiosa, in pieno centro a Marina di Carrara, non ci ha pensato due volte. Anche del dubbio se investire o no nella “via della movida”, certamente molto frequentata, ma anche costantemente al centro dei riflettori. (La Voce Apuana)

Io non mi capacitavo del rifiuto a sottoporsi al prelievo perché mi avrebbe tolto la vita che aveva deciso di donarmi. Ma capisco il dolore, capisco che questa storia le abbia riportato alla mente eventi del passato che ha cercato di dimenticare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Muore in fabbrica a Prato, Alberto, il fidanzato di Luana: "Avrebbe fatto di tutto per rendermi felice. Muore in fabbrica a Prato, la madre della 22enne Luana D'Orazio: "Lavorava per costruirsi un futuro". (La Gazzetta di Mantova)

«Il nostro primo pensiero adesso è per il bambino di Luana, 5 anni e mezzo, ragazza madre, che amava tanto la vita. Aveva tanta voglia di lavorare per costruirsi un futuro perché era fidanzata da due anni», ha aggiunto la donna. (leggo.it)

Non aveva neppure 23 anni e le sue foto su Instagram e Facebook raccontano la vita di una bella ragazza, in posa per un selfie, con le amiche o con il fidanzato. Occhi da cerbiatto, capelli lunghi da fata, fisico perfetto, Luana era bella come un’attrice - aspirazione lontanamente realizzata, come comparsa - ma per guadagnarsi da vivere faceva l’operaia in un’azienda tessile dove ha perso la vita come in una precaria filanda ottocentesca. (La Stampa)

Racconta che quando suo padre da piccola le regalò una casa per le bambole, lei la riempì subito di animali di peluche. La fotografa 37enne Zoë Noble ha sempre saputo che non sarebbe diventata madre. (La Repubblica)