IL VIDEO. Germania, protestano i dipendenti Volkswagen contro tagli e chiusure

Roma, 2 dic. Centinaia di dipendenti Volkswagen hanno manifestato davanti allo stabilimento del colosso automobilistico di Hannover, così come a Wolfsburg e in altre città della Germania. I lavoratori hanno organizzato uno sciopero nazionale dopo la minaccia dell'azienda di effettuare licenziamenti di massa e di chiudere le fabbriche a causa della crisi del settore auto, che sta colpendo anche diversi altri paesi d'Europa, a fronte della concorrenza cinese e della difficoltosa transizione verso il mercato dell'elettrico. (il Dolomiti)

La notizia riportata su altri giornali

Le case automobilistiche hanno investito nella produzione di veicoli elettrici in vista del divieto di vendita di nuove auto con motore a combustione previsto dall'UE entro il 2035. Ma ora sono alle prese con il calo della domanda (AGI - Agenzia Italia)

La chiusura delle fabbriche, che comporterebbero il taglio di migliaia di posti di lavoro, è un enorme problema per i lavoratori tedeschi, che si aggiunge all’assenza di un accordo sui contratti collettivi. (EuNews)

Per ora è un focolaio, potrebbe presto divampare in un incendio: "Se necessario, questa sarà la battaglia più dura di sempre". (L'HuffPost)

Germania, protestano i dipendenti Volkswagen contro tagli e chiusure

Volkswagen in sciopero ad oltranza. Tutti i dipendenti del principale produttore automobilistico europeo sono stati infatti chiamati a sospendere il lavoro ad oltranza a partire da oggi per opporsi alle migliaia di tagli di posti previsti dal gruppo. (La Stampa)

Tutti i dipendenti sono stati infatti chiamati a sospendere il lavoro ad oltranza per opporsi alle migliaia di tagli di posti previsti dal gruppo. Volkswagen ipotizza di chiudere tre stabilimenti su dieci in Germania e di licenziare fino a 15mila persone, rompendo una “pace” con i lavoratori che mai era stata messa così a rischio nel dopoguerra. (Il Fatto Quotidiano)

Germania, protestano i dipendenti Volkswagen contro tagli e chiusure 02 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)