Open arms: Ascani, ' tre ministri a Palermo contro altro potere stato, vergogna'

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Processare Salvini Migranti

"A Palermo la vergogna di tre ministri contro un altro potere dello Stato per difendere il capo partito da un processo. Calderoli dimentica i Lep, Valditara i tagli alla scuola, Giorgetti una manovra che fa acqua da tutte le parti. Prima Salvini, altro che 'prima gli italiani'". Così Anna Ascani del Pd sui social. (Civonline)

La notizia riportata su altre testate

Quella battaglia era contro chi ignorava le indicazioni dello Stato e (Secolo d'Italia)

"Salvini stava combattendo una battaglia, ma non certo contro i migranti che voleva fare sbarcare, la Guardia costiera si era messa in ginocchio consentendo lo sbarco qualcora Open arms avesse inviato moduli che attestassero la condizione di disagio. (Secolo d'Italia)

Nostro inviato a Palermo È stata una giornata molto importante sia sotto il profilo politico sia sotto il profilo giudiziario: da un lato la Lega si è ripresa uno spazio politico definito, si è intestata la lotta all'immigrazione selvaggia, ha manifestato muscolamente la sua compattezza (la presenza inaspettata a Palermo di ministri come Giancarlo Giorgetti ne è in qualche modo una conferma) e ha rilanciato la leadership di Matteo Salvini che qualcuno vedeva offuscata da altri leghisti ingombranti come Roberto Vannacci, assente giustificato a Palermo. (il Giornale)

Salvini, la Lega si mobilita per il processo Open Arms. Orban e Le Pen: «Un patriota»

Che cosa rischia Salvini?Sei anni di reclusione: questa è la richiesta dell'acc… Sono i magistrati di Agrigento, in seguito a un'ispezione a bordo dell'allora Procuratore Luigi Patronaggio, a ordinare lo sbarco d'urgenza dei profughi stremati dal caldo e dalla traversata in mare. (La Stampa)

Nell’agosto del 2019 il ministro Salvini stava combattendo una battaglia, ma certamente non contro i migranti che sono stati assistiti e tutelati. «Questa è stata la battaglia - ha affermato - di Salvini sui diritti che sono diversi dalle pretese. (Giornale di Sicilia)

Grigio come quello di Bruxelles, che Matteo Salvini ha salutato solo poche ore prima. «State tranquilli, non mollo e non patteggio: ho fatto il mio dovere. (ilgazzettino.it)