Savona e La Spezia, nel derby ligure svanisce il sogno di diventare Capitale italiana della cultura
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A Savona avevano già organizzato "a prescindere" una grande festa di piazza, che andrà regolarmente in scena questa sera davanti alla sede del Comune, voluta dal sindaco Marco Russo per celebrare con qualunque risultato il percorso di un anno e mezzo che ha portato alla finale. Alla Spezia, dove la candidatura era stata decisa in extremis, pochi mesi fa, si prova a superare la delusione guardando… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Si è svolta ieri mattina nella sala Mario Marino Guadalupi di Palazzo di Città a Brindisi la conferenza stampa sul bilancio dell'esperienza della candidatura a Capitale italiana della... (Virgilio)
Il sindaco di Pordenone, Alberto Parigi, è intervenuto in diretta per parlarci di Pordenone che diventerà capitale italiana della cultura 2027.All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi. (rtl.it)
Cara Reggio Calabria, come Artista, quindi Professionistia in ambito Culturale ma soprattutto, Tuo fiero figlio, non posso nascondere il mio rammarico per la mancata assegnazione del titolo di “Capitale della Cultura 2027” a Te, mia amata Città che affondi le Tue radici nella Magna Grecia, ricca di un patrimonio culturale, paesaggistico e artistico unico al mondo. (CityNow)

"Complimenti a Pordenone – è stato il commento congiunto del sindaco Gian Luca Zattini e del vicesindaco Vincenzo Bongiorno –. Lo stiamo sperimentando proprio in questi mesi, con l’obiettivo di arrivare preparati alla procedura di selezione". (il Resto del Carlino)
Dopo la scelta della giuria la città friulana, dove ha sede anche la kermesse… In gara c’erano altre nove località: Aliano (Basilicata), Alberobello, Brindisi, Gallipoli (Puglia), La Spezia, Savona (Liguria), Pompei, Sant’Andrea di Conza (Campania), Reggio Calabria. (la Repubblica)
REGGIO CALABRIA – “Fa una tristezza inaudita il tentativo di chi cerca di lucrare politicamente sulla vicenda della capitale della cultura. Quello che è stato, ed è tutt’ora, uno splendido ed entusiasmante percorso partecipativo, lodato da tutta Italia, capace di risvegliare un senso di comunità, di appartenenza, di orgoglio, in grado di investire orizzontalmente istituzioni, associazioni, operatori culturali, esperti, ricercatori, cittadini, vorrebbe essere ridotto da alcuni soggetti ad un becero strapuntino da propaganda elettorale”. (Tempo Stretto)