Il supermercato degli spioni, tremano i big della finanza
MILANO. La banda degli spioni ne era convinta: «Tutta Italia inculiamo». E a ragione, perché a differenza delle altre agenzie di intelligence privata sul mercato, loro potevano offrire report completi e affidabili, senza neanche più chiedere favori in cambio di soldi e regali agli amici nelle forze dell’ordine. Erano, infatti, riusciti a “bucare” le banche dati protette, come lo Sdi, che racconta… (La Stampa)
Su altre fonti
Report creati su commissione per soldi, ma anche “a scopo estorsivo o ricattatorio, per condizionare e influenzare soprattutto i settori della politica e dell’imprenditoria”. (IL GIORNO)
L'inchiesta per furto di dati Le indagini sono state condotte dalla Dda di Milano e della Dna e hanno portato all'emissione di sei misure cautelari con l'accusa, a vario titolo, di sono associazione per delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazioni abusive, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio. (Prima Milano Ovest)
Sarebbero "migliaia" le informazioni prelevate dalle banche dati strategiche nazionali, stando alle indagini della direzione distrettuale antimafia di Milano e della direzione nazionale antimafia che hanno portato a sei misure cautelari, tra cui i domiciliari per l'ex "superpoliziotto" Carmine Gallo. (Today.it)
La nuova saga del «Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano» (copyright Giorgia Meloni il 10 ottobre dopo la storia dell’impiegato ficcanaso nei conti dei clienti di Banca Intesa) fa tappa giudiziaria stavolta a Milano e qui ruota, secondo l’accusa istruita dai pm Francesco De Tommasi e Gianluca Prisco, attorno a 4 arresti domiciliari per le modalità illecite con le quali una agenzia privata di intelligence per imprese si sarebbe procurata informazioni segrete (anche su politici), saccheggiandole da banche dati strategiche e persino svolgendo intercettazioni abusive con captatori informatici (trojan). (Corriere Milano)
Dati e informazioni personali rubati e venduti come oro. Uno dei beni, secondo gli esperti, più preziosi dei nostri tempi usato come potenziale arma di ricatto e fonte di arricchimento. (L'HuffPost)
La Procura di Milano ha condotto un’inchiesta sulla sottrazione di dati sensibili provenienti da database italiani strategici. Le perquisizioni, effettuate in varie località, hanno portato alla luce un presunto sistema di spionaggio di informazioni riservate, con l’obiettivo di raccogliere informazioni preziose per poi rivenderle a fini commerciali e di concorrenza sleale. (Virgilio Notizie)