Brignone cede il superG a Gut-Behrami: “Per il gigante dovrò sciare come so”
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Federica Brignone, pur senza vincere, ha scritto un’altra pagina di storia nello sci alpino. A Sun Valley, località dell’Idaho che unisce il fascino hollywoodiano a una tradizione sportiva consolidata, la sciatrice italiana ha conquistato il terzo posto nel superG delle finali di Coppa del Mondo, salendo per l’84ª volta su un podio che continua a raccontare carriere straordinarie. A precederla, Lara Gut-Behrami, che si è aggiudicata la sua sesta coppa di superG dal 2014, confermandosi come la specialista indiscussa della disciplina. Al secondo posto, una sorpresa che ha emozionato tutti: Lindsey Vonn, a 40 anni, è diventata la donna più anziana a salire su un podio di Coppa, a 2.565 giorni di distanza dall’ultima volta. Un ritorno che ha fatto scorrere lacrime e riacceso i riflettori su una carriera leggendaria.
La pista “Challenger”, battezzata per l’occasione, ha offerto uno scenario perfetto per una sfida che ha ricordato i duelli del Far West, ma sulla neve. Brignone e Gut-Behrami, due atlete che rappresentano l’eccellenza dello sci femminile, si sono affrontate in una gara ad alto tasso di tecnica e coraggio. La svizzera, con una discesa impeccabile, ha chiuso con un tempo che ha lasciato poco spazio ai rivali, mentre l’italiana, pur senza commettere errori eclatanti, non è riuscita a scalfire il primato. “Per la coppa di gigante dovrò sciare come so”, ha commentato Brignone, lasciando intendere che la sua stagione non è ancora finita e che c’è ancora spazio per un’altra impresa.
Intanto, Marta Bassino ha trovato un riscatto inatteso nell’ultima gara della stagione. Dopo un anno difficile, costellato di alti e bassi, la sciatrice italiana ha chiuso al quarto posto, sfiorando il podio ma dimostrando di avere ancora le qualità per competere ai massimi livelli. Un piazzamento che, pur non premiandola con una medaglia, le restituisce fiducia e proietta la sua stagione verso un futuro da costruire con determinazione.
Curiosità e novità hanno caratterizzato queste finali, che per la prima volta si sono svolte a Sun Valley. Una delle peculiarità è stata la decisione di far gareggiare uomini e donne sulla stessa pista nello stesso giorno, un’eccezione rispetto al resto della stagione. Una scelta che ha permesso confronti inediti e ha aggiunto un ulteriore elemento di interesse a una giornata già ricca di emozioni. La pista, con neve compatta e visibilità ridotta, ha messo alla prova tutti i partecipanti, regalando spettacolo e tensione fino all’ultimo gate.