Obbligo di polizza anti catastrofe. Contratti ad hoc per ogni impresa, un anticipo sul 30% dei danni
Lo scorso anno i danni assicurati in Italia sono stati pari a 6 miliardi di euro, di cui 800 milioni attribuibili alle alluvioni in Emilia-Romagna e Toscana. Tuttavia, attualmente, secondo i dati di Ania, nel nostro Paese solo il 6% delle case, e solo il 5% delle imprese, è coperto contro i rischi di terremoto e alluvione. In tale scenario, tra le polemiche, il tema dell’obbligo assicurativo, per ora solo per le imprese, si fa strada nell’agenda politica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
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E la domanda che segue, immancabile come un ritornello, è sempre la stessa: chi paga i danni? Il governo, con un colpo di realismo che merita riconoscimento, ha deciso che le imprese devono correre ai ripari stipulando entro il 31 dicembre 2024 polizze assicurative obbligatorie contro i disastri naturali. (L'Eco di Bergamo)
In questo ambito si colloca il decreto interministeriale che dal primo gennaio 2025, obbligherà tutte le imprese italiane a sottoscrivere una polizza assicurativa specificatamente dedicata alle calamità naturali. (il Resto del Carlino)
Nonostante i miliardi di danni e gli eventi catastrofici sempre più frequenti (basta pensare alla Romagna) sembra che la consapevolezza dell’importanza di un’assicurazione contro i rischi naturali sia ancora limitata tra gli imprenditori italiani. (Panorama)
Bombe d’acqua dal cielo, scintille nella politica. Che si arrabbiano, almeno a sentire il presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini: «Potrebbe accadere che nei territori dove ci sono problemi gli industriali non investano più. (Corriere della Sera)
Un altro criterio fondamentale per la formazione del premio, e in subordine per l’ammissibilità della proposta assicurativa, è la mitigazione del rischio. (Liberi oltre le illusioni)
Verona, 24 set. "Per quanto riguarda l'assicurazione, io sono stato il primo promotore e il primo a parlarne in tempi non sospetti, già dal 2010. (il Dolomiti)