Stellantis, -32,4% a 17.132 immatricolazioni agosto in Italia

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business24tv.it ECONOMIA

Arrivano i dati italiani per Stellantis che confermano la debacle francese, con i numeri che indicano come dopo il ribasso di luglio, il mese scorso il gruppo automobilistico francoitaliano ha visto scendere ancora le immatricolazioni in Italia, facendo peggio rispetto al resto del mercato, che ha registrato un calo del 13,37%. Stando ai dati sulle immatricolazioni auto elaborati da Stellantis su fonte Dataforce, ad agosto il gruppo ha messo a segno 17.132 registrazioni, in discesa del 32,4% rispetto alle 25.351 unità dello stesso mese del 2023. (business24tv.it)

Su altre fonti

/// Nei primi otto mesi del 2024 Stellantis è in testa al mercato italiano (auto + veicoli commerciali) con il 32,07%. Stellantis guida il mercato italiano vetture con una quota di mercato del 31,05% nei primi otto mesi del 2024. (agenzia giornalistica opinione)

La notizia, ovviamente, non è stata presa molto bene dal sindacato UAW, che ora minaccia scioperi a partire da ottobre. A causa di queste performance, il gruppo automobilistico ha annunciato una serie di licenziamenti negli Stati Uniti e il rinvio della riapertura dello stabilimento di Belvidere. (Motorisumotori.it)

In un mercato portoghese in calo per tre mesi consecutivi, secondo i dati ACAP, il Gruppo Stellantis e i suoi marchi hanno guidato il mercato automobilistico in Portogallo nel mese di agosto, vendendo 3.048 veicoli passeggeri e commerciali leggeri automobili , che corrispondono al 21,9 per cento delle auto vendute nel Paese. (ClubAlfa.it)

Ma è tutto il mercato italiano che finisce in crisi, scontando l'effetto della fine degli incentivi: nell'ultimo mese, in Italia, sono state immatricolate in 69.121 autovetture con un calo rispetto ad agosto 2023 del 13,4% dovuto solo in parte a due giornate lavorate in meno. (Torino Cronaca)

Stellantis FTSE MIB (LA STAMPA Finanza)

In Germania, infatti, un documento interno al gruppo Volkswagen, inviato all'agenzia Afp, rivela che «non si può più escludere la chiusura di stabilimenti di veicoli e componenti nel Paese a causa della perdita di competitività». (il Giornale)