UniCredit e Commerzbank: a quale delle due banche converrebbe la fusione?

Andrea Orcel, ceo di UniCredit, ha incontrato Bettina Orlopp, ceo di Commerzbank, per valutare un piano di fusione tra le due banche. A quale delle due banche, l’italiana o la tedesca, converebbe oggi una fusione? Tenendo anche conto che Commerzbank, nonostante i recenti guadagni, ha vissuto quindici anni difficili, culminati nel salvataggio da parte dello Stato tedesco, avvenuto durante la crisi finanziaria del 2008. (Economy Magazine)

La notizia riportata su altri giornali

All’incontro, svoltosi in teleconferenza ieri mattina, la ceo designata (prenderà il posto di Manfred Knof la prossima settimana) — secondo indiscrezioni finanziarie — ha illustrato i dati di bilancio del suo istituto, l’outlook, e spiegato come intende disegnare una prospettiva di redditività nei prossimi anni. (Corriere della Sera)

Il ceo di Unicredit si tiene aperte tre strade: l’aggregazione, lo stop al 9% oppure la vendita di tutto il pacchetto. Ma gli effetti per gli azionisti potrebbero essere molto diversi. (Milano Finanza)

Se è ancora presto per capire se si farà davvero, questo raro matrimonio bancario transfrontaliero di cui ormai tutti parlano, l’abboccamento di ieri tra Unicredit e Commerzbank assomiglia tanto a quella necessaria fase di corteggiamento con cui iniziare a valutare l’ipotesi di una proposta che, ufficialmente, non c’è ancora stata. (Avvenire)

I commenti dei protagonisti parlano di un meeting normale, ma sia in Italia che in Germania crescono le incertezze dei governi su una possibile fusione. Se a Berlino si teme che una delle più importanti banche del Paese possa passare in mani straniere, il Governo italiano sta iniziando a nutrire un sospetto riguardo alle possibili offerte che Unicredit potrebbe fare allo Stato tedesco per convincerlo della bontà dell'operazione. (QuiFinanza)

L'obiettivo dichiarato è quello di preservare la centralità di Milano come sede del quartier generale, anche attraverso l'eventuale esercizio dei poteri speciali previsti dalla normativa sul golden power. (Il Giornale d'Italia)

Le parole pronunciate dalla top manager, che pure sempre ieri ha ribadito la volontà di difendere l’indipendenza societaria, non sono altro che una presa d’atto degli spazi di manovra a disposizione alla luce della normativa di settore, ma a colpire gli analisti sono stati due elementi: da una parte il fatto che la precisazione sia arrivata alla vigilia del primo incontro tra i vertici di Commerzbank e UniCredit, previsto per oggi. (Nordest Economia)