Accessi illegali ai conti correnti dei politici, Intesa Sanpaolo: «Sistemi di controllo hanno funzionato»

«Il comportamento del dipendente non in linea con le procedure interne e la normativa di settore è emerso nel corso delle ordinarie attività di controllo, incluso un articolato sistema volto a individuare eventuali comportamenti anomali o a rischio relativi alle consultazioni effettuate dai dipendenti della Banca autorizzati al trattamento dei dati della clientela». E’ quanto fa sapere Intesa Sanpaolo in relazione all’inchiesta della procura di Bari su presunti accessi illegali a conti correnti di politici tra cui la premier. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una inchiesta è stata avviata dalla Procura della Repubblica di Bari nei confronti di un dipendente di Banca Intesa Sanpaolo, ormai licenziato da agosto, che avrebbe effettuato per circa due anni accessi abusivi ai conti correnti, tra gli altri, della premier Giorgia Meloni, della sorella Arianna e dell'ex compagno, Andrea Giambruno. (Adnkronos)

Una media di dieci «spiate» al giorno: ogni giorno, per due anni filati. Ma nella seconda stagione del cupo serial delle irruzioni abusive nella vita della classe dirigente del Paese, stavolta entrano in scena come vittime gli unici che finora ne erano rimasti fuori: i magistrati. (il Giornale)

Intervista all'esperto informatico che difende l'hacker siciliano che ha violato i sistemi di sicurezza delle istituzioni e delle aziende italiane: 'La sua vicenda dimostra che i dispositivi di protezione hardware e software sono un colabrodo' (Adnkronos)

Conti bancari spiati, nel mirino anche Emiliano assieme a Stefanazzi: “Si giocava col fuoco, ma non ho il conto lì”

La premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, l’ex compagno Andrea Giambruno. E ancora: i ministri Daniela Santanchè e Guido Crosetto. E il procuratore antimafia Giovanni Melillo. Sono solo alcuni dei personaggi spiati attraverso il proprio conto corrente da un ex dipendente di Intesa San Paolo. (Open)

La notizia che qualcuno possa tranquillamente bucare i conti correnti degli italiani, tra i quali quello della premier Meloni e di sua sorella o del presidente La Russa, ai quali va la mia vicinanza, conferma come la tutela della privacy sia fondamentale in un’epoca di trasformazione digitale così forte sia ancora da applicare in pieno. (Civonline)

E ha deciso che nominerà un avvocato per verificare se ha «subito danni» dagli accessi abusivi di Vincenzo Coviello, l’ex dipendente di Banca Intesa che — come ha scoperto la procura della Repubblica di Bari — spiava i conti correnti dei big della politica italiana, tra i quali, oltre alla presidente del Co… (La Repubblica)