Muriel Furrer poteva essere salvata? È polemica sul ritardo dei soccorsi

Tragedia evitabile? Si poteva fare qualcosa per salvare Muriel Ferrer, 18 anni, morta dopo una caduta a Zurigo mentre disputava il Mondiale di ciclismo femminile su strada. Il giorno dopo fa ancora più male, perché si schiudono scenari inquietanti sui soccorsi. E le domande aumentano. Qualche altra atleta ha visto "in diretta" la caduta di Muriel Furrer? Sembra di no, sembra che l’elvetica fosse staccata e stesse pedalando da sola. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre fonti

Giovedì Muriel Furrer l’ha affrontata in pieno, durante il Mondiale juniores, sulle strade della sua città, Zurigo. Conosceva il percorso, conosceva quella curva nel bosco di Küsnacht. (la Repubblica)

Al suo ritorno in Svizzera, il ciclista zurighese muore per le gravi ferite alla testa all'ospedale di Winterthur, a soli 21 anni. La giovane promessa svizzera Felix Baur è coinvolta in un grave incidente durante un ritiro ad Alicante, in Spagna, ed entra in coma. (Corriere del Ticino)

Cinico o baro che sia, il destino sembra avere un conto aperto con i ciclisti svizzeri: a poco più di un anno dalla tragica fine di Gino Mader, lo sport delle due ruote piange Muriel Furrer, diciotto anni appena. (Quotidiano Sportivo)

Olivier Senn sulla morte di Muriel Furrer: «Quella discesa non era più pericolosa di altre»

Non so se abbiamo chiara contezza di quanto accaduto: una ciclista impegnata nella prova iridata è caduta su una discesa infame - passata al vaglio dei responsabili UCI ed evidentemente bollata come “approved” - ed è morta. (Cicloweb.it)

Nella comunicazione ufficiale c’è scritto che "con la morte di Muriel Furrer, la comunità ciclistica internazionale ha perso una atleta che aveva davanti un avvenire radioso". Lo conferma un video che è circolato parecchio ieri, preso dai suoi social: Muriel pedala sullo Stelvio, una delle salite più famose al mondo, e dice: "Questa vita, su questa Terra, proprio qui. (La Gazzetta dello Sport)

«Innanzitutto, le gare si svolgeranno come previsto, secondo la volontà della famiglia di Muriel. In secondo luogo, in questa situazione bisogna prendersi cura di tutta la squadra, soprattutto dei giovani che si trovano ad affrontare una cosa del genere per la prima volta. (Corriere del Ticino)