Cattelan e la banana da 6 milioni, Sgarbi: "Opera diventa pensiero"
(Adnkronos) – “Quanto accaduto stanotte a New York sulla banana di Cattelan, dimostra che l’opera d’arte non è più un bene rifugio ma un bene di fuga. Non è più una cosa che si rivaluta come un immobile ma una cosa che appartiene al nostro pensiero. È un percorso che in qualche modo toglie materia all’opera e la fa diventare puro pensiero, una cosa mentale”. Così Vittorio Sgarbi commenta all’Adnkronos il record stabilito dall’opera più famosa e discussa di Maurizio Cattelan, “Comedian” (una banana attaccata alla parete con il nastro adesivo), venduta all’asta da Sotheby’s a New York per 6,2 milioni di dollari. (OglioPoNews)
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Un semplice frutto appeso al muro con un pezzo di nastro adesivo argentato. È tutto ciò che compone Comedian, la celebre opera dell’artista concettuale italiano Maurizio Cattelan, battuta mercoledì 20 novembre a New York per 6,2 milioni di dollari (circa 5,88 milioni di euro) durante un’asta di Sotheby’s. (tviweb)
Maurizio Cattelan, "Banana" venduta Comedian, l'opera d'arte di Maurizio Cattelan, è stata venduta all'asta per 6,2 milioni di dollari. (Io Donna)
E il mondo delle monete virtuali è diventato protagonista della vendita della casa inglese quando, nella nottata italiana, la scultura-banana di Cattelan è volata ben oltre le stime di $1-1,5 milioni per andare aggiudicata a un prezzo di martello di $5,2 milioni che con le commissioni diventano $6,24 milioni di dollari. (Artribune)
Nei prossimi giorni il 34enne imprenditore di bitcoin riceverà a casa una banana, un rotolo di nastro adesivo, il certificato di autenticità e le istruzioni per l'installazione (Open)
“No… Justin Sun, origini cinesi, tycoon delle criptovalute fondatore della piattaforma Tron e “primo ministro della nazione di Liberland”, si è appena comprato all’asta da Sotheby’s a New York l’iconica “Comedian” (la banana) di Maurizio Cattelan per ben 6,2 milioni di dollari. (la Repubblica)
Un articolo di Roberto De Mattei, alfiere del tradizionalismo cattolico, uscito sul suo sito web personale il 6 novembre e ambiguamente critico verso la probabile ricaduta geopolitica del trionfo di Trump merita ancora attenzione. (Il Giornale d'Italia)