Passaggio Forfetario a Ordinario nel 2024: Accesso al Concordato Preventivo Biennale

Il contribuente forfettario che per scelta o per perdita dei requisiti passa ai regimi “ordinari” nel 2024 può accedere al concordato preventivo biennale (Cpb) in qualità di neo soggetto Isa ma per una sola annualità. (MySolution)

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A dieci giorni dal D-day del concordato preventivo biennale, il dibattito tra detrattori e sostenitori dell’opportunità dell’accordo con il Fisco si fa sempre più acceso. In quanti cederanno alla tentazione di blindare un reddito predefinito? E in quanti, invece, opteranno per un no o, magari, per la scelta di rimandare la decisione al prossimo anno? (NT+ Fisco)

Tra i contribuenti che, a ridosso della scadenza, stanno sicuramente valutando con maggiore attenzione l’accesso al concordato preventivo vi sono i soggetti in regime forfettario. Le particolarità insite nella proposta “sperimentale” rivolta a questi soggetti possono infatti renderla molto accattivante, considerato che: la decisione assunta a fine ottobre e l’applicazione del principio di cassa aiutano nelle valutazioni e permettono una certa “programmazione” del risultato, rispetto a una proposta che già si conosce; (NT+ Fisco)

Con il varo della definizione per gli anni pregressi riservata ai contribuenti che aderiranno al concordato preventivo biennale entro il prossimo 31 ottobre, operato dal DL 113/2024, conv. L. 143/2024 (decreto “Omnibus”), il legislatore ha disposto ulteriori “incroci”, che raddoppiano da due a quattro, con la disciplina dei reati tributari. (Eutekne.info)

Concordato speciale 2018 – 2022, luci e ombre in vista del 31 ottobre

MG (L'Esperto Risponde)

Con un’apposita risoluzione ha messo a disposizione i codici tributi ai contribuenti che hanno intenzione di usufruire di questo particolare strumento. L’Agenzia delle Entrate questa volta si muove in anticipo e detta le regole del ravvedimento speciale, la sanatoria strettamente legata al concordato preventivo biennale. (QuiFinanza)

Il meccanismo di funzionamento della speciale sanatoria richiede la determinazione della base imponibile considerando l’incremento del reddito di lavoro autonomo o di impresa dichiarato (dal 5% al 50%), nei periodi di imposta dal 2018 al 2022, in maniera inversamente proporzionale rispetto al punteggio originario conseguito attraverso gli indicatori ISA. (Fisco7)