Rupert Everett, per fortuna oggi più sensibilità su temi Lgbtqi+
"Mi dispiace non lavorare più nel cinema italiano. Mi sarebbe piaciuto avere una parte nel film Finalmente l'alba di Saverio Costanzo, ma è stato scelto Willem Dafoe, avrei voluto io quel ruolo". Rupert Everett, attore tra i più amati della sua generazione, confessa il suo rimpianto a Torino dove ha ricevuto la Stella della Mole. È il premio che il Museo Nazionale del Cinema attribuisce a personalità che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema e non solo. (Corriere Delle Alpi)
Su altre fonti
Martedì 16 aprile, durante l’inaugurazione tenutasi alla Mole Antonelliana, con la presenza della madrina della manifestazione Maria Grazia Cucinotta, Luxuria ha indossato un abito di seta bianco con la schiena totalmente nuda con dei dettagli di Swarovski sullo scollo e una balza di tulle color ciliegia, che riprende il colore del logo del Festival. (AostaSera)
Abito di seta bianco con la schiena totalmente nuda, con dei dettagli di Swarovski sullo scollo e una balza di tulle color ciliegia, che riprende il colore del logo del Lovers Film Festival, una creazione di Fabio Porliod per Valdimir Luxuria. (Gazzetta Matin)
Rupert Everett al Lovers Film Festival di Torino (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Min. di lettura (Gay.it)
«A Torino ho tanti ricordi» racconta in un italiano perfetto Rupert Everett. «Negli anni Ottanta qui ho vissuto una grande storia d’amore, venivo apposta dalla Francia, dicevo sempre che lui aveva i colori del Tiziano. (La Repubblica)
Torino, consegna del premio Stella della Mole a Rupert Everett (La Gazzetta del Mezzogiorno)