Esplosioni in Libano: i morti sono 12, fra cui due bambini

Esplosioni in Libano: i morti sono 12, fra cui due bambini
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tiscali Notizie ESTERI

Beirut, 18 set. Si aggrava il bilancio delle esplosioni in simultanea di centinaia di cercapersone di militanti di Hezbollah in Libano."Ad oggi, il numero dei martiri è di 12, tra cui una bambina di 8 anni e un bambino di 11, oltre a due operatori sanitari", ha comunicato il ministor della sanità Firass Abiad. I feriti attualmente ancora ricoverati sono 2.750. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

Il governo libanese ha diffuso poco fa le generalità dei tre civili uccisi, di cui due minori e una donna, nell'attacco hacker contro miliziani di Hezbollah e attribuito a Israele. Secondo il ministero della salute libanese, si tratta di Fatima Abdallah, 10 anni, della regione di Baalbeck, e di Muhammad Bilal, della periferia sud di Beirut (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Che c’era una falla nella sicurezza di Hezbollah e dei suoi operativi era cosa nota da giorni, settimane. Tanto che la sicurezza interna del movimento sciita libanese aveva “ordinato” di limitare i contatti via cellulare, vietati gli smartphone “rintracciabili”. (Il Fatto Quotidiano)

Messi in 5.000 cercapersone e esplosi contemporaneamente causando morti e feriti. Una piccola quantità di esplosivo. (la Repubblica)

Hezbollah, i miliziani traditi dai pager iraniani: cosa sono e come funzionano

Lo scoppio simultaneo di migliaia di cercapersone in dotazione a esponenti di Hezbollah in Libano e Siria ha provocato almeno 18 morti e circa 4mila feriti. L’esplosivo, secondo alcune fonti, sarebbe stato piazzato dal Mossad nei dispositivi prima che venissero consegnati e l’operazione sarebbe avvenuta ora per paura di essere scoperti. (Sky Tg24 )

I tentativi da parte di Israele per allargare i conflitti nella regione sono pericolosi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Lo scorso febbraio, il capo dei capi di Hezbollah, Hassan Nasrallah, lo aveva detto con parole che più nette non sarebbe stato possibile. Ma che cosa avete in mano? Io non ho nessuno smartphone». (ilmattino.it)