IL VIDEO. Papa: non si può proseguire con la guerra, fare sforzi per negoziare

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il Dolomiti ESTERI

Roma, 20 mar. Il Papa, durante l'udienza generale in piazza San Pietro, ha fatto un nuovo appello alla pace nel mondo. Francesco ha voluto affidare a San Giuseppe, patrono della Chiesa di cui si è appena celebrata la festa, "anche le popolazioni della martoriata Ucraina e della Terra Santa: la Palestina, Israele che tanto soffrono dalla guerra", ha detto rivolgendosi ai fedeli presenti in piazza. "Non dimentichiamo mai - ha voluto ripetere - che la guerra è sempre una sconfitta. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altri media

Così il Pontefice al termine dell'udienza del mercoledì (LAPRESSE)

L'intervista integrale rilasciata dal Pontefice alla Radiotelevisione svizzera RSI che ha fatto discutere e creato più di un malinteso. Papa Bergoglio, appena uscito da qualche malanno stagionale, non si è sottratto alle domande più delicate riguardo alle crisi e i conflitti disseminati in giro per il mondo. (tvsvizzera.it )

Partecipando a un dibattito televisivo Rosy Bindi, ex parlamentare di lungo corso, ha condiviso a proposito della guerra in Ucraina, le considerazioni del Papa nell’intervista che ha fatto tanto discutere. (L'HuffPost)

In Ucraina, in Medio Oriente, in ogni luogo dove si combatte, oggi come sempre nella storia si tratta di calare l’ipoteca di futuro nella realtà concreta, di non avvitarsi dentro ai sogni, di cercare la verità e la giustizia percorrendo anche, se necessario, strade che in apparenza sembrano portarci altrove. (Avvenire)

Al Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden siamo donne e uomini che appartengono ad associazioni pacifiste laiche e religiose, presenti su tutto il territorio nazionale e che si riconoscono da sempre in tutte le Sue parole di Pace e in particolare in quelle pronunciate durante l’intervista della Tv svizzera di qualche giorno fa: “è più forte quello che vede la situazione, pensa al popolo e ha il coraggio della bandiera bianca e di negoziare” , “la parola negoziare è una parola coraggiosa”, “bisogna avere il coraggio di negoziare in tempo, cercando qualche paese che faccia da mediatore e non avere vergogna di negoziare prima che le cose siano peggiori”. (Il Fatto Quotidiano)

Alla domanda di chi sia la colpa della guerra in Ucraina, la maggioranza dell’opinione pubblica nei cinque paesi ritiene che sia della Russia. Il sondaggio è stato condotto in cinque paesi chiave del blocco euroatlantico: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia. (Contropiano)