Sciopero generale, l'Italia si ferma
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Oggi, 29 novembre, l'Italia è teatro di uno sciopero generale che coinvolge numerosi settori, dai trasporti alla sanità, passando per il settore pubblico e privato. La protesta, indetta da diverse sigle sindacali, ha visto la partecipazione di migliaia di lavoratori che hanno incrociato le braccia per manifestare contro la manovra economica del governo. Nonostante il via libera della Commissione europea, la legge di Bilancio ha suscitato forti critiche, tanto da spingere i sindacati a organizzare una mobilitazione su scala nazionale.
Il sindacalismo di base, particolarmente attivo nei settori della logistica e dei trasporti, ha giocato un ruolo cruciale nella riuscita dello sciopero. Decine di manifestazioni si sono svolte in tutto il Paese, dal Piemonte alla Sicilia, coinvolgendo sia i centri urbani sia le zone industriali. Tuttavia, lo sciopero ha anche evidenziato le divisioni interne al movimento sindacale: la Cisl, ad esempio, non ha aderito alla protesta, ritenendo che la manovra del governo non giustificasse una mobilitazione di tale portata.
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha rivendicato di aver difeso il diritto alla mobilità degli italiani, sottolineando che il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di alcuni sindacati contro la precettazione firmata dallo stesso ministro. Questa decisione ha ridotto lo sciopero dei trasporti a quattro ore, mentre altri settori, come quello della giustizia e della sanità, hanno visto una fermata di otto ore.
In questo contesto, il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito l'importanza della protesta, sottolineando come la manovra economica del governo penalizzi i lavoratori e le fasce più deboli della popolazione.