Alì-Foreman, l’alba in cui Zack ebbe il vero potere
Nella notte fra il 29 e il 30 di ottobre del 1974 a Kinshasa, capitale delle Zaire, va in scena uno dei momenti più iconici della storia dello sport moderno. È un combattimento di pugilato voluto lì, nello stadio Tata Raphaël, dal dittatore Mobutu, come una specie di regalo ai suoi sudditi. In Zaire l’inflazione corre veloce solo come la corruzione, Mobutu diventerà uno tra i tre uomini al mondo che hanno incamerato più denaro dello Stato, si dice 15 miliardi di dollari, costruendosi uno smisurato patrimonio personale e vuole, fra le tante stravaganze, che lo Zaire per una sera, sia al centro del mondo. (Avvenire)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sessantamila presenti a bordo ring e - si calcola - un miliardo davanti alla tv in tutto il mondo, la folla che urla 'Ali Bomaye', 'Ali uccidilo', e poi la tattica dello sfidante che mette in difficoltà il detentore dei massimi, Foreman. (Diretta)
Lui aveva un grande senso dell'umorismo. Al Telegraph: 'Io non avevo tattiche, avevo forza e potenza. (Virgilio)
A commentare c'è il mitico Bob Sheridan, a bordo ring niente meno che David Frost. L'insolito orario è funzionale a mandare in onda l'incontro nel prime time americano. (Inside Over)
Un dubbio che ha attraversato i decenni. Così rispose a quelli che negli Stati Uniti, e chissà dove, non credevano che “The Fight”, quello che sarebbe diventato per sempre “il Match”, fosse tutto vero. (Tuttosport)
Sessantamila presenti a bordo ring e - si calcola - un miliardo davanti alla tv in tutto il mondo, la folla che urla 'Ali Bomaye', 'Ali uccidilo', e poi la tattica dello sfidante che mette in difficolta' il detentore dei massimi, Foreman. (Il Mattino di Padova)
È il primo incontro da professionista della ventenne pugile congolese e si svolge nella sua città natale di Goma, nel Congo orientale. Un pugno colpisce il lato del viso di Daniella Muleketsi. (Sport Mediaset)