Gaza, Onu e Mezzaluna Rossa: “Recuperati i corpi di 15 soccorritori uccisi da Israele. Erano sepolti in una fossa comune con le loro ambulanze”

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

In una serie di post su X Jonathan Whittall, capo dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari a Gaza, ha confermato che i corpi e i mezzi sono stati seppelliti Operatori umanitari uccisi nelle loro ambulanze mentre si recavano sul posto di un bombardamento. I corpi sepolti insieme ai mezzi “schiacciati” in “una fossa comune”. E’ l’altra faccia dell’operazione militare avviata il 18 marzo dalle Israel Defense Forces a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dopo la fine della tregua con Hamas (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

C’erano le ambulanze, c’erano le divise, c’erano i guanti. Tutto era lì, riconoscibile. Perfino le luci di emergenza hanno continuato a lampeggiare, come un ultimo segnale, come un disperato codice Morse che raccontava l’orrore: qui sotto ci sono soccorritori uccisi. (Left - Un pensiero nuovo a sinistra)

Gli israeliani assassinano programmaticamente i sanitari a centinaia, così come distruggono gli ospedali e bloccano acqua, cibo, e energia, medicinali. Poi hanno hanno spudoratamente mentito, affermando che la strage sia stata un effetto involontario dei loro attacchi ad Hamas (Contropiano.org: Giornale Comunista Online.)

ROMA – L’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) rende nota l'uccisione di un membro del suo staff, Hussam Al Loulou, morto insieme alla moglie e alla figlia di 28 anni. Hussam e la sua famiglia sono stati uccisi da un attacco aereo avvenuto la mattina del 1° aprile a sud-ovest di Deir Al Balah, nella zona centrale di Gaza (la Repubblica)

Pertanto l’informazione, affetta dalla sindrome del politicamente corretto, infettata dal virus woke che dà spasmi di delirium tremens dovuti all’astinenza di cancel culture, non gode più della fiducia da parte di chi è riuscito a mantenere vivi i neuroni che compongono il cervello pensante. (Nicolaporro.it)

Amnesty International ha sollecitato l’avvio di un’indagine indipendente e imparziale in merito alla notizia dell’uccisione di almeno 15 operatori sanitari e soccorritori palestinesi impegnati in un’operazione di salvataggio nella zona di Rafah, a seguito dell’attacco da parte delle forze israeliane ai loro veicoli. (Amnesty International Italia)

Nell’attacco sono morti in 15 tra paramedici, soccorritori e personale Onu. Per giorni le truppe israeliane hanno impedito il recupero dei corpi, poi ritrovati in una fossa comune. (LifeGate)