Rivista l’incriminazione di Trump per il 6 gennaio

Rivista l’incriminazione di Trump per il 6 gennaio
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
RSI.ch Informazione ESTERI

L’atto di Smith arriva nel pieno della campagna elettorale e precede l’atteso dibattito fra Trump e Kamala Harris, in programma il 10 settembre su Abc. La vicepresidente rilascerà intanto giovedì la sua prima intervista da quando Joe Biden si è ritirato: sarà con Cnn dalla Georgia e vi parteciperà anche il suo vice Tim Walz. L’attesa intervista è un test per Harris e un esame in vista del faccia a faccia con Trump, che avrà le stesse regole dell’ultimo dibattito su Cnn tra Trump e Joe Biden: quindi microfono spento quando parla l’altro candidato, confronto in piedi, senza appunti. (RSI.ch Informazione)

Su altre testate

Una mossa che apre la strada a una nuova battaglia legale con i legali dell'ex presidente sulla definizione di immunità presidenziale dettata dall'Alta Corte. I legali dell'ex presidente, secondo Cnn, sono stati colti di sorpresa: si attendevano l'atto di accusa sostitutivo ma credevano che sarebbe arrivato in autunno. (Il Messaggero Veneto)

«L’atto d’accusa sostitutivo, presentato a un nuovo gran jury che non aveva ascoltato in precedenza le prove sul caso, riflette gli sforzi del governo per rispettare e attuare» la decisione della Corte suprema sull’immunità presidenziale, si può leggere nel documentato presentato. (Open)

I procuratori hanno ristretto le accuse strategicamente e modificato il linguaggio per conformarsi all’ultima sentenza della Corte Suprema sull’immunità presidenziale, nella quale i giudici hanno stabilito che gli ex presidenti sono protetti da accuse penali negli atti ufficiali. (il manifesto)

Trump, rivista l’incriminazione per il 6 gennaio. Ed è ancora scontro sul dibattito con Harris

Quest'ultimo ritiene che la decisione sia «carente nel merito» e che possa aver conseguenze su altre indagini condotte da 'special cousel', da quelle contro Hunter Biden a quelle contro lo stesso Trump. (Corriere del Ticino)

Meno di tre mesi prima che gli elettori statunitensi decidano se Trump debba ottenere un secondo mandato come presidente, l’ufficio del procuratore speciale Jack Smith ha chiesto a una corte d’appello di annullare l’ordine di luglio del giudice distrettuale statunitense Aileen Cannon. (Il Sole 24 ORE)

Bloccato dalla Corte Suprema che ha sancito l’immunità dei presidenti per tutti gli atti che hanno un profilo pubblico, Jack Smith non molla la presa: il superprocuratore che ha incriminato Donald Trump per una serie di ipotesi di reato federali, e in particolare per avere promosso l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, ha presentato una nuova incriminazione nei confronti dell’ex presidente che, in realtà, è una revisione del vecchio capo d’imputazione, concepita in modo da tentare di renderlo compatibile con la sentenza della Corte Suprema. (Corriere della Sera)