Petrolio, Biden infiamma i prezzi: Brent sopra 77 dollari

Colpire gli impianti petroliferi iraniani? Gli Stati Uniti e Israele ne stanno «discutendo». Le parole di Joe Biden sono piombate come un macigno sui mercati, già in forte apprensione per l’escalation in Medio Oriente. E le quotazioni del greggio si sono subito impennate verticalmente, con rialzi superiori al 5% nella seduta di giovedì 3, che in pochi minuti hanno proiettato il Brent ai massimi da un mese – fino a quota 77,56 dollari – e il Wti sopra 74 dollari. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Eretto accanto ad un aereo da combattimento, nella base dell’aviazione di Tel Nof (nel centro di Israele) il capo di Stato maggiore, il generale Herzi Ha-Levy, non ha lasciato ieri dubbi: "Dopo che quasi 200 missili sono stati lanciati verso Israele – ha affermato – noi reagiremo". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Un episodio che non è passato inosservato nemmeno agli occhi dei coetanei, la cui responsabilità non può essere attribuita alle istituzioni, alle Forze dell’ordine, alla “mancanza di controlli”. (Frosinone News)

PUBBLICITÀ Il presidente degli Stati Uniti ha detto che non sosterrà attacchi di Israele contro i siti del programma nucleare iraniano. È scontro poi tra Washington e le autorità israeliane dopo che Guterres è stato definito persona non grata (Euronews Italiano)

Dove si trovano i siti di arricchimento nucleare in Iran

MFE B Philogen (LA STAMPA Finanza)

Poche parole, troncate, quanto basta per far innalzare subito il prezzo del greggio del 5 per cento. Penso che sarebbe un po’… comunque». (ilmessaggero.it)

La crisi tra Iran e Israele ha riacceso i riflettori sul programma nucleare della Repubblica Islamica. Dopo l'attacco missilistico iraniano contro lo Stato ebraico, cresce il timore di una rappresaglia israeliana che potrebbe prendere di mira proprio gli impianti atomici di Teheran. (WIRED Italia)