La tragedia umanitaria e le potenze incapaci di raggiungere la pace
È ripartita l’offensiva dei ribelli contro il regime di Bashar al Assad. Hanno colto l’occasione fornita dal mutamento intervenuto nella situazione geopolitica della regione Con la Russia di Putin, grande alleata di Assad, concentrata sul fronte ucraino, con i miliziani di Hezbollah ridimensionati militarmente da Israele e non in condizione di mandare dal Libano combattenti in Siria per sostenere l’esercito di Assad. (ilmattino.it)
Su altri media
Nell’estate del 2011 fu proprio ad Aleppo che germogliò il seme, piantato nella piccola cittadina di Dar’a, delle proteste anti-governative siriane. (Il Fatto Quotidiano)
Tre persone hanno raccontato di essere state sequestrate per strada mentre svolgevano le loro attività quotidiane con dubbi pretesti, come foto di bandiere palestinesi trovate sui loro telefoni cellulari o accuse di lancio di pietre, riporta oggi il quotidiano britannico. (Sky Tg24 )
Mentre si registrano già 600 vittime nei combattimenti. Contemporaneamente intorno al regime di Assad si muovono più o meno indirettamente Turchia, che appoggia i ribelli, e Russia, tradizionale alleato della Siria (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sono ore di apprensione nel Paese mediorientale dove, complice la turbolenta situazione in tutta la regione, si è riaccesa la miccia della guerra civile. (LA NOTIZIA)
«Khayfin, abbiamo paura», ripete un’insegnanteche ha chiesto l’anonimato, residente in uno dei quartieri più lussuosi di Aleppo, il Mogambo. «Adesso sembra che tutto vada bene, ma non ci fidiamo. Sono uomini armati e hanno preso il potere in poco tempo. (Avvenire)
Il movimento palestinesi al Fatah e Hamas hanno concordato di istituire un comitato congiunto per amministrare la Striscia di Gaza, in conformità con una proposta egiziana. L’accordo tra le due fazioni palestinesi è stato raggiunto in seguito a una serie di incontri al Cairo che si sono conclusi ieri, seocndo quanto riporta il quotidiano Haaretz. (Il Sole 24 ORE)