L’ho detto e lo ripeto: l’inutilità Unifil non giustifica gli attacchi

La foto del Tg1 pubblicata dal Messaggero sul cancello della base Unifil sfondato da un carro armato Israeliano. Com’era, toc toc, il primo giorno si erano sbagliati? Elezioni Usa, e mò se la fanno sotto con Trump. Gaggi equilibrato: la cupa narrativa trumpiana in Michigan. La Gabba sul sistema di voto negli Usa. Tajani: la finanziaria si scrive insieme. Le nomine di Giuli e la pubblicità ridicola di De Luca su Repubblica sullla sua efficacia digitale. (Nicola Porro)

La notizia riportata su altri media

La comunità internazionale, con diversi acce… Lo ha fatto ieri il primo ministro Benjamin Netanyahu, lo fa oggi il ministro Eli Cohen secondo cui i caschi blu "non garantiscono l'applicazione delle risoluzioni Onu" e oltretutto fungono da "scudo per Hezbollah". (L'HuffPost)

Il conflitto evolve di… La lettura è di Salman Hareb, responsabile delle relazioni coi media di Hezbollah per il Sud del Libano, tra i pochissimi a parlare in chiaro in un momento complesso per il movimento. (La Stampa)

Forse scaramantica. All’inizio della conversazione la premessa è obbligatoria e anche un po’ ironica. (ilmessaggero.it)

Attacchi alle basi Unifil, altolà dei Paesi europei. “Ma Bibi non si fermerà”

La pezza è peggio del buco. La giustificazione con cui la Difesa israeliana ha motivato i primi attacchi ad alcune postazioni dei caschi blu della United Nations Interim Force in Lebanon, (UNIFIL) lungo il confine tra Israele e Libano appare davvero poco convincente e ben difficilmente potrà placare l’ira di diverse nazioni europee, Italia inclusa, che schierano i propri soldati nel Libano meridionale. (Analisi Difesa)

Non solo per i circa 1.200 soldati italiani impegnati nella missione Unifil che in Libano è stata vittima degli attacchi dell’esercito israeliano, ma anche per come Benjamin Netanyahu sta gestendo la crisi e la reazione di Tel Aviv all’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023. (il Giornale)

I ministri degli Esteri del tridente Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna in coro esprimono in “preoccupazione per gli attacchi da parte dell’Idf alle basi Unifil che hanno ferito diversi peacekeeper. (QUOTIDIANO NAZIONALE)