Riprese hot anche ai familiari: i retroscena dell’inchiesta sul viceprocuratore Zito
Articolo Precedente
Articolo Successivo
BENEVENTO /LECCE – “Voyeurismo privo di autocontrollo” che per oltre vent’anni (esattamente dal 2002) ha spinto gli indagati “a soddisfare i propri appetiti sessuali, senza freni inibitori” che consentissero di risparmiare quantomeno i propri familiari. E invece no, neanche quelli. È la conclusione che ha spinto la Procura di Benevento a inasprire la misura cautelare dei domiciliari scattata a giugno per Antonio Zito, già viceprocuratore onorario presso il tribunale di Lecce, e il medico cardiologo suo amico e operante a Benevento, Giovanni Vetrone (TeleRama News)
La notizia riportata su altri giornali
Nella mattinata di ieri, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, nei confronti di un viceprocuratore onorario (VPO) all’epoca dei fatti in servizio presso il Tribunale di Lecce e di un medico cardiologo operante presso un Ospedale di Benevento perché gravemente indiziati dei delitti di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla circostanza di esser stata realizzata da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni; di esercizio abusivo della professione medica e di interferenze illecite nella vita privata. (NTR24)
Sono finiti in carcere perché gravemente indiziati di violenza sessuale di gruppo Giovanni Vetrone, all’epoca dei fatti cardiologo beneventano del Fatebenefratelli e Antonio Zito, avvocato originario della provincia di Taranto, viceprocuratore onorario in servizio a Lecce (norbaonline.it)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Sono gravemente indiziati dei delitti di violenza sessuale di gruppo, aggravata dalla circostanza di essere stata realizzata da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, Giovanni Vetrone, all'epoca dei fatti cardiologo beneventano del Fatebenefratelli, e Antonio Zito, avvocato originario della provincia di Taranto, viceprocuratore onorario in servizio a Lecce, ambedue già ai domiciliari dal mese di giugno. (ilmattino.it)
Lo scorso 19 giugno i due sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli nell'ambito di indagini della Procura di Benevento, per alcune delle condotte di violenza sessuale realizzate nel corso di visite mediche ai danni di alcune ignare pazienti. (Corriere della Sera)
Stavolta in carcere - per il vice procuratore onorario salentino, Antonio Zito, e il cardiologo beneventano, Giovanni Vetrone, indagati per presunte violenze sessuali ai danni di alcune pazienti del medico, che sarebbero state compiute durante alcune visite in ospedale. (Corriere della Sera)