Fischi vergognosi all'inno francese prima di Italia-Francia, la reazione degli Azzurri è un esempio

Durante l'esecuzione dell'inno francese prima di Italia-Francia di Nations League a San Siro è partita una vergognosa pioggia di fischi che ha messo in imbarazzo calciatori e staff della Nazionale: quest'ultimi hanno però reagito prontamente con un gesto di gran classe e di esempio per tutti. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dopo quattro vittorie e un pareggio, l'Italia ha incassato la prima sconfitta nel gruppo A2 di Nations League. Un ko che non arresta il cammino degli Azzurri in questa competizione, ma li costringe a un quarto di finale più duro (Portogallo, Spagna o Germania) visto il secondo posto finale nel raggruppamento alle spalle dei transalpini. (TUTTO mercato WEB)

Italia prima nel Girone 2 della Lega A di Nations League. (Corriere della Sera)

Se fino a ieri Spalletti confessava una sola partita sbagliata, adesso dovrà aggiornare il conto, perché a San Siro i francesi ci hanno restituito il colpo dell'andata ricacciandoci oltre tutto al secondo posto del girone che ci complica i sorteggi dei quarti di Nations league (il Giornale)

Italia presuntuosa e distratta: scordiamoci Sinner, nel calcio non siamo padroni del mondo|Primapagina

A riportarci sulla Terra invece è stata proprio la Francia di Deschamps che, pur priva di Mbappè e altri big, ci ha restituito a San Siro il 3-1 con quale al Parco dei Principi in settembre avevamo battuto i Blues cominciando un percorso virtuoso quasi impensabile dopo il disastro di Berlino. (Il Sole 24 ORE)

L'Italia perde il primato ma resta testa di serie: la Francia vince 3-1 a San Siro con doppietta di Rabiot e gol di Digne. Sfortunato il rimpallo con la traversa sulla punizione di Digne, sul tris di Rabiot vola senza una destinazione. (Corriere della Sera)

Conta il giusto, cioè quasi nulla il primo posto sfumato in Nations League. Non facciamo drammi né processi a Spalletti, ci mancherebbe. Però un po’ di delusione è giusto accennarla, anche perché ci eravamo abituati bene dopo l’Europeo. (Calciomercato.com)