“La mamma di Caiafa fece ritrovare l’arma”, nuovi dettagli sull’omicidio di Arcangelo Correra
PUBBLICITÀ Nuovi dettagli emergono dopo l’omicidio di Arcangelo Correra, il giovane ucciso da un colpo di pistola sabato scorso in piazza Sedil Capuano. Secondo l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, Raffaele Caiafa avrebbe chiesto allo zio di far sparire la Berretta usata nel delitto, invece, la mamma del ragazzo indagato, Anna Elia, avrebbe aiutato gli inquirenti a ritrovare la pistola. (Internapoli)
Ne parlano anche altre fonti
Napoli.I funerali di Arcangelo Correra si svolgeranno domani, giovedì 14 novembre alle 15, nella chiesa di Santa Caterina Formiello, nel cuore di Forcella, e che si trova poco distante dal punto esatto in cui è stato ucciso. (Cronache della Campania)
NAPOLI – Anna Elia dice che il figlio è “un bravo ragazzo”. Il figlio, Renato Caiafa, è il 19enne che ha sparato e ucciso (lui sostiene per un tragico errore) Arcangelo Correra nei vicoli di Napoli, alle 5 del mattino. (Dire)
Emergono nuovi particolari sulla morte di Arcangelo Correra, il 18enne morto all’alba di sabato scorso nei pressi di via dei Tribunali a Napoli. Avrebbe sfidato l’amico a sparare, mostrandogli il petto, convinto che la pistola fosse finta. (Ottopagine)
Sarebbero “del tutto inverosimili” le dichiarazioni dell’indagato sull’arma del delitto, la quale avrebbe avuto invece “un uso programmato ben preciso”, non “fosse altro che per la commissione di reati predatori”, come ad esempio una rapina. (anteprima24.it)
«Arcangelo lo sfidava a sparare, mostrando il petto... Tutti guardavano nella loro direzione e, una volta esploso il colpo, gli avevano urlato 'cosa hai fatto'». Secondo quanto raccontato agli inquirenti, Caiafa ha riferito «di essersi reso conto che si trattava di un’arma vera e propria solo al momento dello sparo e, in particolare, allorquando aveva visto il sangue di Arcangelo a terra». (L'Unione Sarda.it)
Il 19enne ha parlato di un colpo di pistola partito per errore mentre i ragazzi si passavano l'arma di mano (LAPRESSE)