Roma-Parma, l’analisi tattica: giallorossi padroni del campo, ripresa mai in discussione
L'analisi tattica di Roma-Parma 5-0, match valido per la diciassettesima giornata di campionato: il commento alla prestazione dei giallorossi Foto Romanews.eu ROMA PARMA ANALISI TATTICA – Che il secondo tempo di Como fosse stato solo un incidente di percorso, più che un auspicio era una sensazione, così come fosse un palesare malafede la classifica deficitaria della Roma, dirompente e scoppiettante come mai finora ,attraverso una prestazione di spessore sia nei 90 minuti così come in ogni aspetto della gara. (RomaNews)
Se ne è parlato anche su altre testate
A quel punto del match la Joya aveva già segnato una doppietta. Paredes si presenta sul dischetto al minuto 73 e spiazza Suzuki calciando nell'angolino destro. (La Gazzetta dello Sport)
Dybala e Saelemaekers lanciano la Roma nel primo tempo. Fino a prova contraria, quella che solo il lungo percorso può dare, oggi Roma contro Parma è una sfida salvezza. E Bonny fa subito spaventare l'Olimpico, con un diagonale largo al 3'. (Milan News)
I ragazzi di Ranieri con una grandissima prestazione si sono imposti per 5-0 contro la squadra di Pecchia. In attesa di Fiorentina-Udinese e Inter-Como, analizziamo gli esiti delle gare odierne. (Toro News)
0 - Con cinque sostituzioni a disposizione, è abbastanza inusuale terminare una partita senza effettuare cambi. A fine partita, Ranieri ha spiegato: "Non ho fatto cambi perché i giocatori stavano interpretando bene la partita, senza cali di tensione. (Voce Giallo Rossa)
Ma da quel 3-0 del 17 giugno 2001 che valse alla Roma il terzo scudetto della sua storia di acqua sotto i ponti del Tevere ne è passata assai. Questa è un'altra Roma, che lotta nella colonna destra della classifica anche se inizia a ritrovare una sua fisionomia dopo un avvio di stagione da dimenticare. (ForzaRoma.info)
Nella speciale top 10 compaiono protagonisti della storia più o meno recente della A, da Icardi a Palacio, da Balbo a Manfredini. Prima condivideva con Gonzalo Higuain il gradino più basso del podio, ora è lì da solo, alle spalle di due connazionali che hanno fatto la storia del campionato italiano. (La Gazzetta dello Sport)