“Volevo restare al Napoli, poi ho scelto l’Inter”: Zielinski e la verità sull’addio agli azzurri
L’ex centrocampista del Napoli rivela il retroscena che nessuno conosceva sulla sua partenza Dal ritiro della Nazionale polacca, Piotr Zielinski sgancia una bomba di mercato destinata a far discutere i tifosi del Napoli. Il centrocampista, intervistato da Kanal Sportowy, ha finalmente rotto il silenzio sul suo addio in azzurro e il successivo passaggio all’Inter. “Il Napoli è un grande club e sarei stato felice di prolungare il contratto“, la rivelazione che nessuno si aspettava dall’ex numero 20 azzurro. (Napolipiu.com)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Tra i vari temi affrontati, Zielinski ha parlato della decisione presa un anno fa di indossare la maglia nerazzurra, nonostante avesse ricevuto numerose offerte dopo la scadenza del contratto con il Napoli. (ilBianconero)
Piotr Zielinski, parlando a Kanal Sportwoy, ha raccontato l'approdo all'Inter dopo aver lasciato Napoli a parametro zero: "C'erano richieste di Juventus, Liverpool, Arsenal, Atletico Madrid e Barcellona. (Sport Mediaset)
Gennaro Dimonte 15 novembre - 18:56 Zielinski, dal ritiro della Nazionale polacca, ha svelato diversi retroscena di mercato che l'hanno portato a firmare con l'Inter. (DerbyDerbyDerby)
Pianetanapoli.it è il sito di tutti: tifosi, appassionati e addetti ai lavori. (Pianeta Napoli)
La tv polacca Kanal Sportowy lo ha intervistato e Zielinski ha parlato anche della sua decisione di lasciare il Napoli e andare all'Inter: "Sono arrivato in un grande club, dove non ti fanno mancare nulla. (CalcioNapoli24)
Il talentuoso centrocampista polacco aveva infatti un legame viscerale con i colori azzurri e vederlo domenica sera a San Siro nel big match che oppone la prima alla seconda in classifica con una maglia differente sulle spalle sarà un colpo al cuore: sicuramente per chi guarderà allo stadio o alla tv lo scontro al vertice del campionato, ma in modo particolare per il diretto interessato e i tantissimi amici che ha lasciato in città. (La Repubblica)