Terrorismo, sostenevano Al Qaeda e Isis in Italia: arrestati 5 giovani
Cinque giovani di origine straniera residenti in Italia sono stati arrestati in quanto ritenuti responsabili di aver costituito o fatto parte di un’associazione terroristica a sostegno di Al Qaeda e dell’Isis. I carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, Dipartimento Antiterrorismo. (Il Sole 24 ORE)
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Cinque giovani di origine straniera residenti in Italia sono stati arrestati in quanto ritenuti responsabili di aver costituito o fatto parte di un’associazione terroristica a sostegno di Al Qaeda e dell’Isis. (Liberoquotidiano.it)
Giovanissimi, bravi con i social, specialmente su TikTok, ed estremamente religiosi. Questi i profili, riportati da Ansa, che emergono dal gruppo “Da’wa” (La chiamata), per cui la Procura di Bologna coordinata dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, ha effettuato cinque arresti in quattro regioni diverse in Italia (Open)
Per provvedimento del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna, in coordinamento con la procura antiterrorismo, sono stati arrestati cinque giovani residenti a Bologna, Milano, Udine e Perugia ritenuti, a vario titolo, responsabili di avere costituito ovvero fatto parte di un’associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche globali denominate "Al Qaeda" e "Stato Islamico". (Today.it)
Sono tutti e cinque accusati di aver creato, in particolare tramite piattaforme online, un’associazione terroristica volta alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento di formazioni come Al Qaeda e Stato Islamico (Isis); domani, 27 dicembre, per i primi due membri del gruppo smascherato dai carabinieri del Ros si svolgeranno gli interrogatori di garanzia. (Corriere della Sera)
Al fianco dei terroristi. All'alba di martedì 24 dicembre i carabinieri del Ros, raggruppamento operativo speciale, hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bologna su richiesta del dipartimento antiterrorismo della procura emiliana. (MilanoToday.it)
Perciò pubblicava consigli online su come eludere i controlli delle forze dell’ordine. (il Resto del Carlino)