Cop29 di Baku, ecco come è andata
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C'è chi ha parlato di "ospite maleducato", lasciando intendere che l'Azerbaigian esportatore di gas e petrolio ha fatto poco o nulla per favorire un'intesa tra i quasi duecento Paesi partecipanti alla Cop29 di Baku. C'è chi era sicuro del flop del vertice, perché la freschissima elezione di Donald Trump alla Casa Bianca con le sue politiche negazioniste sul clima era apparsa a tutti come un segnale di disimpegno. (Agronotizie)
Su altri media
Sulle rive del Caspio s’innalzano altri bagliori: i pennacchi dei pozzi di metano e passeggiando lungo quei 20 chilometri che celebrano la potenza di Baku si avverte «profumo» di greggio. Sono andati in Azerbaigian ad annunciare per la ventinovesima volta la fine del mondo per l’eccesso di CO². (Panorama)
Uno dei risultati più significativi della COP29 è stato la definizione di un nuovo obiettivo finanziario per sostenere i paesi nell’affrontare le conseguenze delle catastrofi climatiche. Un nuovo obiettivo finanziario per il clima (Meteo Giornale)
E l'accordo sulle regole di commercio globale dei crediti di carbonio apre un nuovo mercato (Milano Finanza)
A Baku si sono riuniti rappresentanti di oltre 190 paesi, esperti climatici, ONG e attivisti, impegnati a definire insieme soluzioni concrete per contrastare il riscaldamento globale. La Cop29 è stata caratterizzata da un duplice obiettivo: consolidare gli obiettivi internazionali per contenere l’aumento delle temperature globali entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali e definire strategie per una transizione ecologica ed energetica più inclusiva e giusta. (Secolo d'Italia)
Tre giorni fa si è chiusa la Cop 29 dopo una estenuante trattativa focalizzata principalmente su un argomento: i soldi, tanti soldi. Il compromesso è stato trovato sulla cifra di 300 miliardi di dollari che, entro il 2035, i paesi più sviluppati dovrebbero devolvere a quelli in via di sviluppo (che ne chiedevano molti, molti di più). (Italia Oggi)
Si prevedono meccanismi di cooperazione internazionale per raggiungere i target climatici e si ridisegna il sistema di scambi nel quale un credito di carbonio equivale a una tonnellata di CO2 ridotta, evitata o sequestrata dall’atmosfera. (Il Fatto Quotidiano)