Medio Oriente. Ora esplodono anche i walkie-talkie. Morti e feriti da Beirut a Mosul

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Avvenire ESTERI

Folla davanti all'ospedale di Baalbek nel Libano orientale dopo l'esplosione, per il secondo giorno consecutivo, di centinaia di apparecchi di comunicazione utilizzati da Hezbollah - Ansa Il monumento ai “guerrieri beduini” caduti per Israele presidia la pianura tra Haifa e Nazareth. Ma la guerra al Nord è una pagina mai chiusa: una decina di razzi di Hezbollah dalle colline libanesi annunciano la temporanea rappresaglia per l’attacco dei cercapersone. (Avvenire)

Su altre fonti

Il Segretario generale di Hezbollah, serio in volto e risoluto nel tono, ha espresso le sue condoglianze ai caduti e augurato di riprendersi al più presto ai feriti. Hassan Nasrallah ha aperto il suo discorso a due giorni dalle prime esplosioni di walkie-talkie in Libano che hanno causato la morte di almeno 37 persone. (il Giornale)

Mai, da quando nel 1981 Hezbollah con la sua nascita segnava il disastro innanzitutto della sua stessa patria, il Libano aveva conosciuto un evento così enorme nella sua stranissima accuratezza e abilità tecnologica, una vicenda cinematografica, quasi incredibile. (il Giornale)

Il quotidiano statunitense ha rivelato che la Bac Consulting, cioè l’azienda ungherese produttrice dei cercapersone esplosi in Libano, sarebbe una società fittizia israeliana. La rivelazione del NYT sui cercapersone esplosi in Libano (Virgilio Notizie)

Guardian, ’anni per capire come cercapersone e walkie-talkie siano esplosi’ (Il Sole 24 ORE)

«Un colpo sotto la cintura». È questa la definizione che fonti interne dei servizi israeliani – che ufficialmente negano un loro coinvolgimento – danno delle migliaia di micro attentati che hanno colpito in Libano i membri di Hezbollah (Tempi.it)

Un piano che sarebbe stato messo a punto da Tel Aviv nell'arco di almeno due anni, considerando che i dispositivi hanno iniziato ad essere spediti in Libano nel 2022. Sarebbe stata la stessa Israele a produrre i cercapersone esplosi simultaneamente in Libano e Siria causando almeno 9 morti e il ferimento di altre 2800 persone tra civili e membri di Hezbollah (Today.it)