Frenare il decorso dell’Alzheimer: un nuovo anticorpo fa sperare
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La malattia di Alzheimer, responsabile del 60-70% dei casi di demenza, è una delle principali cause di disabilità e mortalità nel mondo, rappresentando una delle sfide più impegnative della medicina moderna con un impatto devastante sulle famiglie e sui sistemi sanitari. Nonostante decenni di ricerche, le terapie disponibili si sono concentrate principalmente sulla gestione dei sintomi senza riuscire a modificare il decorso della malattia. (corriereadriatico.it)
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Non sarà la svolta assoluta ma è certamente un altro tassello di un puzzle da chissà quanti pezzi che sta facendo impazzire i ricercatori di tutto il mondo. E ogni ricerca contribuisce a capire un po’ di più qual è il meccanismo della malattia di Alzheimer, una patologia multifattoriale che provoca progressivo decadimento cognitivo. (la Repubblica)
– Con 48 milioni di persone colpite nel mondo, di cui 600mila solo in Italia, l’Alzheimer si sta affermando come una delle principali cause di disabilità, con proiezioni che indicano una progressiva crescita, anche in relazione all’invecchiamento della popolazione. (IL GIORNO)
Sono sempre di più le armi (intese come farmaci e terapie) per combattere una delle malattie più invalidanti in età avanzata: il morbo di Alzheimer, la più comune forma di demenza degenerativa. La comunità scientifica ha già delineato le linee guida per i pazienti a cui sono destinati soprattutto due e promettenti nuovi farmaci che tra pochi mesi saranno disponibili ma non per tutti. (il Giornale)
Contrastare il declino cognitivo e il danno al cervello tipici della malattia di Alzheimer bloccando l’attività di un enzima (S-aciltransferasi o zDHHC) con un farmaco somministrato tramite spray nasale. (Corriere della Sera)
Milano – A seguito di una rivalutazione della sua iniziale opinione negativa, nei giorni scorsi il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha espresso parere positivo sull’immissione in commercio di lecanemab, anticorpo monoclonale diretto contro la proteina amiloide, per il trattamento della malattia di Alzheimer in fase precoce, caratterizzata da compromissione cognitiva lieve e demenza lieve. (Osservatorio Malattie Rare)
Uno ‘spray nasale’ per contrastare l’Alzheimer: questa la promessa di uno sviluppo futuro basata su una scoperta dei ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in collaborazione con l’Università di Catania. (Socialfarma - il portale web della farmacia)