Ci sarà referendum sull’autonomia differenziata: i banchetti ci hanno raccontato un’Italia diversa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La comunicazione da parte dell’Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione, che dà il via libera per il referendum di abrogazione totale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata rappresenta un ulteriore momento felice della lunga e inesausta lotta che i Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti stanno portando avanti da oltre 6 anni. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Il referendum si può fare, ma non è detto che si farà. La Corte di Cassazione ha stabilito che è legittimo il quesito referendario per l’abrogazione totale della legge sull’autonomia differenziata. Che fine farà l’autonomia differenziata (Start Magazine)
E aggiunge: «Spetta ora al Parlamento, come è giusto che sia, fare le modifiche dopo i rilievi della Consulta». Ministro Foti è arrivato il via libera della Cassazione. (ilmattino.it)
Quindi se il referendum avesse successo e la legge fosse abrogata, ragiona qualcuno, lo schiaffone sarebbe soprattutto per Matteo Salvini. Ma è pur vero, obietta qualcun altro, che se gli elettori dovessero bocciare una legge voluta dal governo, la sconfitta sarebbe comunque di tutti, a cominciare da Giorgia Meloni. (L'Eco di Bergamo)
Insomma: un atteggiamento profondamente riformista, volto a proporre e non a distruggere. Un secco no all’autonomia differenziata ma con l’idea di evitare anche il referendum, modificandone la legge, come suggerito dall’Unione industriali e con un’idea già portata avanti da Vincenzo De Luca. (ilmattino.it)
Napoli . Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Gli altri due quesiti promossi dalla CGIL riguardano l’indennità che un datore di lavoro deve dare al lavoratore licenziato senza giusta causa e gli infortuni sul lavoro. chiede di eliminare (Pagella Politica)