Terremoto, salvano ventenne dalle macerie. Due aretini protagonisti: "Fatica e le lacrime"

«Le lacrime del ragazzo ci hanno ripagato di tutta la fatica". E’ il post che serve a comunicare la gioia per una vita strappata alle macerie, ad Antiochia. È un ragazzo di 23 anni, sepolto vivo sotto quattro piani di un palazzo sbriciolato dalla furia del terremoto che ha piegato Turchia e Siria e ora, restituisce la conta agghiacciante dei morti. Sara Montemerani è un medico aretino, Samuele Pacchi un infermiere ( nella foto ) : insieme nella squadra Asl del 118, insieme nella tragedia turca. (LA NAZIONE)

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Si grida quasi al miracolo nella Turchia devastata dal terremoto che ha colpito anche la Siria la notte di lunedì. (Unioneonline/s.s.) (L'Unione Sarda.it)

Si tratta di materiale sanitario messo a disposizione dalla ASL di Teramo, in particolare dalle farmacie ospedaliere dei nosocomi di Teramo, Giulianova e Sant’Omero. Rispondendo all’appello dei paesi colpiti dal devastante sisma che fino ad oggi ha causato oltre 17.100 molti e più di 62.000 feriti, sotto il coordinamento del Dipartimento Nazionale, la Protezione Civile della Regione Abruzzo si mobilita per inviare i primi aiuti. (News Town)

Dramma infinito Anche se continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del devastante sisma che ha colpito la Turchia meridionale ed il nord-ovest della Siria, arriva qualche buona notizia e a essere protagonisti sono i vigili del fuoco italiani. (LaC news24)

(LaPresse) – Un bambino di 2 anni è stato estratto vivo da sotto le macerie ad Hatay, in Turchia, dopo 79 ore. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu. (LaPresse)

Sono stati soccorsi dopo essere rimasti per settanta ore sotto le rovine di un edificio crollato a causa del sisma. Anche il vicesindaco Yalova Mustafa Tutuk ha partecipato alle ricerche per poi condividere sui social le sue emozioni: "E' un miracolo. (Corriere dell'Umbria)

Trovato in vita nella provincia di Hatay anche Mehmet, un bimbo di 10 anni Ancora centinaia i dispersi mentre le vittime sono già oltre 16 mila. (LaPresse)