Cartella esattoriale: la Cassazione fa chiarezza su prove e contestazioni
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La Corte di Cassazione italiana, con l’ordinanza n. 24616 del 13 settembre 2024, ha riaffermato la validità della notifica della cartella esattoriale, chiarendo le modalità con cui l’Agente della Riscossione può dimostrare l’effettivo recapito di tale documento. Questo pronunciamento ribadisce la centralità della procedura di notifica nell’attività di riscossione fiscale e chiarisce i limiti e i requisiti per l’impugnazione del contribuente. (InvestireOggi.it)
La notizia riportata su altri media
Non è priva di effetti giuridici, ma valida ed efficace, la notifica della cartella di pagamento effettuata a mezzo posta elettronica certificata Pec da un indirizzo non contenuto nei pubblici registri, quando è certa la riconducibilità dell'atto all'ente incaricato della riscossione di quanto dovuto dal contribuente. (FiscoOggi)
Sono già stati truffati milioni di italiani. Allarme cartella esattoriale: chiama l’avvocato (Sicilianews24)
La vicenda processuale La quinta sezione della Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 24616 del 13 settembre 2024, ha nuovamente affrontato la questione afferente ai mezzi e alle modalità con cui l’Agente della Riscossione può provare in giudizio il perfezionamento della notifica di una cartella esattoriale (FiscoOggi)
4405/17/2024 depositata lo scorso 8 novembre (presidente Paganini, relatore Moroni) hanno affermato che tali notifiche devono ritenersi giuridicamente inesistenti, in controtendenza rispetto al recente orientamento della Corte di Cassazione (NT+ Fisco)
È necessario, però, che la riconducibilità all’ente incaricato della riscossione sia certa ed evidentemente rintracciabile dal destinatario. 2682 del 14 ottobre 2024. (QuiFinanza)