Migranti: Calenda, 'Albania costa troppo e non funziona, chiudiamo questa storia'
"Premesso che io non penso che stia ai tribunali decidere quali sono i Paesi sicuri, l’Albania costa troppi soldi ed è una cosa che non funziona. Quindi punto, amo questa storia prima di buttarci centinaia di migliaia di euro senza gestire il problema. Io sono per io controllo ferreo delle frontiere, ma così non si controllano le frontiere, si butta denaro pubblico". Così Carlo Calenda, leader di Azione. (Civonline)
Ne parlano anche altre fonti
"Ancora una figura barbina da parte del governo che dimostra che con le forzature e con i trucchetti per aggirare la legge non si va da nessuna parte. Una scelta crudele e vergognosa che sta peraltro determinando danni enormi al bilancio dello stato”. (Civonline)
/ pavia In piazza della Vittoria per dire «no» alle deportazioni dei migranti in Albania, dove il governo guidato da Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) ha aperto dei centri di trattenimento e detenzione per le persone salvate in mare. (La Provincia Pavese)
Sono visibili dappertutto. Raccontare l'Albania ai tempi dell'accordo tra il governo Meloni e quello guidato da Edi Rama è soprattutto una questione di barriere. (Today.it)
Alle 9 gli otto migranti sono scesi, quattro alla volta a distanza di pochi minuti gli uni dagli altri. Dopo uno strano giorno di attesa, giovedì 7 novembre, durante il quale le voci sull’arrivo della Libra si sono rincorse, accavallate e confuse, alla fine gli 81 metri della corvetta militare sono entrati nel piccolo porto di Shengjin, nel nord dell’Albania dove i cartelli stradali per il Kosovo sono uguali a quelli per raggiungere una qualsiasi località albanese. (Today.it)
Ieri – venerdì – il Tavolo Asilo e Immigrazione (TAI), in collaborazione con il gruppo di contatto parlamentare, si trova in Albania per monitorare il trasferimento coatto, dopo quattro giorni in mare, del secondo gruppo di migranti in applicazione del Protocollo siglato un anno fa. (la Repubblica)
DALL’INVIATA A GJADER. Da tre mesi è tornato nel paese dove abitano ancora i suoi genitori e non riesce a trattenere la rabbia per quello che sta accadendo. (La Stampa)