Venezia 80, l'amore ai tempi dell'IA: ecco 'La Bête' di Bonello - LaPresse
I due protagonisti, interpretati da Léa Seydoux e George MacKay, vivono in un futuro prossimo dominato dall'intelligenza artificiale L’amore ai tempi dell’intelligenza artificiale. Lo racconta il regista francese Bertrand Bonello nel film ‘La Bête’ in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. I due protagonisti, interpretati da Léa Seydoux e George MacKay, vivono in un futuro prossimo in cui regna l’intelligenza artificiale e le emozioni umane sono ormai considerate una minaccia. (LAPRESSE)
Ne parlano anche altre fonti
Giornatona. Tre film: uno bello e interessante, uno molto bello e uno forse bellissimo. Cominciamo da questo. (ilgazzettino.it)
Per liberarsene, Gabrielle (Léa Seydoux) deve purificare il suo DNA: si immerge quindi in vite precedenti, dove rincontra Louis, suo grande amore (interpretato da George McKay, che ha sostituito il compianto Gaspard Ulliel). (Best Movie)
Ambientata in un futuro prossimo in cui regna suprema l'intelligenza artificiale, la nuova pellicola del regista francese racconta di un mondo in cui le emozioni umane sono ormai considerate una minaccia. (Il Sole 24 ORE)
In realtà, come James faceva chiaramente emergere nel finale di quel racconto pubblicato nel 1903, quell'«animale pericoloso» da cui guardarsi era proprio l'aridità di cuore di cui soffriva il protagonista, ovvero l'incapacità di amare. (ilGiornale.it)
La recensione di The Beast, storia distopica di due anime destinate a stare insieme, per poi dividersi, nell'arco di secoli differenti ed epoche diverse. Il film, diretto da Bertrand Bonello, è stato presentato in concorso alla 80. (Movieplayer)
Un presentimento oscuro attanaglia i protagonisti del film La Bête di Bertrand Bonello, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2023. Una bestia pronta a scatenarsi, un’esitazione che provocherà una catastrofe: Lea Seydoux e George McKay incarnano due anime unite da più passati, che cercano un modo di comunicare nel presente per potersi aprire al futuro in uno dei film, finora, più interessanti di Venezia 80, che potrebbe andare a premi. (Cinefilos.it)