Per capire gli Usa guardiamo all’antica Roma: a Donald Trump il ruolo di dictator

Quella che sta per iniziare, negli Usa, e poi a cascata nel resto del mondo, è la “partita del secolo”. Come sempre accade nel corso delle grandi svolte della storia, la transizione non sarà per nulla morbida. Per millenni è stato così. Basterebbe pensare, per guardare solo agli ultimi tre secoli, alle rivoluzioni americana e francese, all’Età napoleonica, all’avvento della rivoluzione industriale anche dietro le spinte dell’avanzamento scientifico-tecnologico, alla prima guerra mondiale, alla rivoluzione russa, alla seconda guerra mondiale. (LaC news24)

Se ne è parlato anche su altre testate

La vittoria di Trump è stata commentata dagli europei soprattutto per le sue potenziali ripercussioni sui rapporti fra Europa e Stati Uniti (guerra in Ucraina, dazi, sicurezza europea). Ma quanto accade in America può influenzare le democrazie europee anche in un altro modo. (Corriere della Sera)

“La rivincita del Maverick” è un evento organizzato dall’associazione “Il prisma” che si terrà venerdì 22 novembre alle ore 21 nella Sala conferenze della Biblioteca civica di Castellanza, in piazza Castegnate 2/b. (varesenews.it)

1. Abbiamo messo in fila le dieci cose che non si possono ignorare su Donald Trump e che avranno ripercussioni sicure su tutti i continenti. (Collettiva.it)

Un cuore di tenebra all’ombra del mito

Autocrati, dittatori o presidenti democratici, ma tutti espressioni dell’Uomo forte, saldamente al potere da svariati anni o tornati alla guida della nazione dopo un’interruzione. (Panorama)

Lo slogan della campagna elettorale della rivale Kamala Harris, ‘We are not going back’, ‘Non torneremo indietro’, si è rivelato un errore di prospettiva e valutazione. Con la rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, il popolo americano si ritrova di fronte a una versione del Paese che riteneva superata quattro anni fa e che invece, in qualche modo, ha ripristinato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ma, «oggi la vita politica non trae più il suo dinamismo dai liberal che hanno reso possibile il New Deal», bensì da una diversa «dinamica del dissenso», abbastanza forte «da definire il tono della nostra vita politica e innescare una sorta di reazione punitiva in tutto il Paese»: in altre parole, un nuovo e possente vento di destra. (il manifesto)