I ginecologi si arrabbiano con Papa Francesco per le sue frasi sull’aborto: «Gli scriveremo, non meritiamo questo trattamento»

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Il segretario di Aogoi Chiantera: «Sicuri che il pontefice si sia sbagliato». Il Pontefice aveva bollato come «sicari» chi pratica la legge 194 «La 194 sull’Interruzione volontaria di gravidanza è una legge e quindi va rispettata. Lo Stato vaticano ha rapporti diplomatici con lo Stato italiano e c’è reciproco rispetto ma è molto doloroso per i medici essere definiti dei ‘sicari’». Lo afferma all’ANSA il segretario dell’Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi), Antonio Chiantera, commentando le frasi di Papa Francesco sull’aborto ed annunciando che scriverà al pontefice. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

Non “siamo sicari, ma quando pratichiamo l’aborto applichiamo la legge”. Il presidente Filipo Anelli ha replicato dopo che il Pontefice, sul volo di ritorno da Bruxelles, ha preso di mira il personale sanitario che pratica l’interruzione di gravidanza. (Il Fatto Quotidiano)

Così parlò Papa Bergoglio dialogando con la stampa sull’aereo che lo riportava da Bruxelles a Roma, domenica scorsa, dopo un viaggio di tre giorni in Belgio e Lussemburgo. (il manifesto)

Una legge che prevede il rispetto della salute e della dignità della donna e della libertà sia della donna che del medico. “I medici sono sempre vicini alle persone che soffrono, che hanno bisogno del loro aiuto. (Nurse Times)

Quelle parole violente del Papa contro le donne

Parole pronunciate a poca distanza dalla giornata internazionale per l'Aborto sicuro, che ricorre il 28 settembre, durante la quale con diversi report i dati hanno mostrato quanto sia complesso in Italia per una donna ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza, nonostante sia un diritto stabilito dalla legge 194 del 1978. (Vanity Fair Italia)

E nemmeno per sue intemerate contro i medici “sicari” che operano l’interruzione volontaria di gravidanza. Non tanto per le parole di Papa Francesco sul Re antiabortista Baldovino di Belgio, che abdicò per alcuni giorni nel 1990 per non dover promulgare la legge sull’interruzione di gravidanza. (Nicola Porro)

La violenza verbale di Bergoglio ancora una volta ha superato il limite. Il Monarca assoluto dello Stato extracomunitario vaticano che, per disgrazia geografica, si trova su territorio italiano, si è permesso (di nuovo) definire assassine le donne che abortiscono e sicari i medici che danno loro assistenza sanitaria. (left)