Sean “Diddy” Combs avrebbe violentato una donna che lo ha accusato di essere implicato nell’omicidio di Tupac

Sean “Diddy” Combs è stato accusato di violenza sessuale da un’altra donna. Nel testo della causa, presentata in California, si legge che la presunta vittima sarebbe stata «abusata brutalmente e in gruppo» come “punizione” per aver detto pubblicamente che il produttore e discografico sarebbe stato legato in qualche modo all’omicidio di Tupac Shakur. Proprio all’inizio di questo mese, la famiglia dello scomparso rapper ha ingaggiato uno dei più potenti avvocati di Hollywood per indagare su possibili connessioni tra Combs e l’omicidio dell’artista, avvenuto quando Tupac aveva 25 anni, nel settembre 1996 a Las Vegas (Rolling Stone Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo quanto riportato dalla donna, la violenza sarebbe stata una punizione per aver affermato che lui avesse a che fare con l'omicidio di Tupac Shakur. (Fanpage.it)

Diddy rompe il silenzio a un mese dall’arresto, il primo post sui social dopo le accuse Sean “Diddy” Combs ha rotto il suo silenzio social dopo l’arresto a New York lo scorso 16 settembre per traffico sessuale, violenza, stupro e favoreggiamento alla prostituzione: il post su Instagram. (Fanpage.it)

Le nuove sei cause per abusi sessuali sono state presentate a nome di due donne e quattro uomini, tra cui un ragazzo di allora 16 anni che afferma di esser stato costretto a spogliarsi e farsi toccare nel 1998 a uno dei White Parties del musicista nella sua villa di East Hampton; un altro accusatore, che lavorava ai White Parties come addetto alla sicurezza, sarebbe stato aggredito nel 2006; un’altra denuncia riguarda l’aggressione di Combs nel 2008 a un consulente di una casa di moda costretto a fare sesso sotto la minaccia di una pistola da Macy’s. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Diddy avrebbe minacciato e aggredito una donna per un commento sulla vicenda di 2Pac Nuova denuncia per Diddy, ma stavolta Buzbee non c’entra. Una nuova causa legale è stata intentata contro Sean Combs per un’aggressione risalente al 2018. (Hotblockradio.it)

“Questo caso è unico, in parte a causa del numero di individui che hanno mosso accuse contro il signor Combs per il suo status di celebrità, la sua ricchezza e la pubblicità della sua causa risolta in precedenza e le fughe di notizie del gran giurì e le false dichiarazioni provocatorie degli agenti del Dipartimento della Sicurezza Interna, come delineato nella nostra precedente mozione”, hanno scritto i legali Marc Agnifilo e Teny Geragos in una lettera indirizzata ad un giudice della Corte Federale di Manhattan. (Sky Tg24 )

Nel frattempo la vita nel carcere del Metropolitan Detention Center di Brooklyn, di Puff Daddy è scandita dalla solita routine e dalle telefonate indirizzate ai famigliari. (Il Fatto Quotidiano)