Klaus Davi aggredito da un gruppetto di frequentatori della moschea di viale Jenner a Milano
A cura di Enrico Tata 19 Klaus Davi è stato aggredito da una cinquantina di frequentatori della moschea di viale Jenner a Milano. Il giornalista stava realizzando un servizio sull'orientamento del mondo islamico in merito alle elezioni presidenziali degli Usa. Davi sarebbe stato accerchiato e spintonato, con alcune persone che avrebbero tentato di strappargli il registratore dalle mani. Il giornalista è scappato e si è rifugiato in un bar vicino, dove è stato raggiunto e ancora minacciato. (Fanpage.it)
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3 A cura di Giorgia Venturini (Fanpage.it)
Lo ha riferito in una nota lo stesso massmediologo . Alcuni frequentatori della moschea di viale Jenner di Milano avrebbero accerchiato e aggredito Klaus Davi , che stava svolgendo una serie di interviste e servizi sulle prossime elezioni americane e l’orientamento del mondo islamico sul tema. (Gazzetta del Sud)
“Milano è fuori controllo, ha subappaltato intere zone alla criminalità organizzata sia italiana che araba”. È durissimo il commento del giornalista Klaus Davi dopo l’aggressione che ha subito venerdì pomeriggio davanti alla moschea di viale Jenner a Milano. (IL GIORNO)
Così il giornalista Klaus Davi, dopo l'aggressione avvenuta ieri pomeriggio davanti alla moschea di viale Jenner a Milano. Alcune decine di persone lo hanno circondato, tentando di sequestrargli l'attrezzatura e un referente della moschea ha tentato di sottrargli una telecamera, utilizzata per le interviste realizzate per strada incentrate sulle elezioni Usa e l'orientamento dell'opinione pubblica di fede musulmana. (Adnkronos)
Accerchiato, spintonato e allontanato, di nuovo. Klaus Davi è stato aggredito il 1 novembre da alcuni frequentatori della moschea di viale Jenner a Milano. (Corriere Milano)
Così il giornalista Klaus Davi, dopo l’aggressione avvenuta ieri pomeriggio davanti alla moschea di viale Jenner a Milano. (Adnkronos) – “Milano è fuori controllo, ha subappaltato intere zone alla criminalità organizzata sia italiana che araba”. (CremonaOggi)